Ignazio Visco è il nuovo Governatore della Banca d’Italia. Una scelta a sopresa, giunta dopo mesi di tira e molla, culminato negli ultimi giorni in un pasticcio di ipotesi che rischiava di dare un ulteriore, gravissimo colpo alla già minata credibilità del paese. Visco, attuale vicedirettore generale, uomo di elevato standing internazionale, raffinato e competentissimo economista, veniva ritenuto da molti il candidato ideale, ma era nello stesso tempo considerato troppo ”liberal” per assurgere alla carica di banchiere centrale. A suo favore, però, ha giocato il braccio di ferro fra Tremonti, che sosteneva Vittorio Grilli, e Silvio Berlusconi, che era invece favorevole, o quanto meno non contrario, a Fabrizio Saccomanni, tra l’altro molto apprezzato dalla struttura interna della Banca. Negli ultimi giorni si erano intensificate le polemiche e i veti incrociati, arrivando fino all’ipotesi di nominare Lorenzo Bini Smaghi, già membro della Bce (ma contro il quale, si dice, il Direttorio aveva minacciato le dimissioni in massa) o Anna Maria Tarantola, a sua volta vice direttore generale con la responsabilità della vigilanza. I nodi sono stati sciolti in serata, dopo un colloquio al Quirinale tra il capo dello Stato, Berlusconi e Gianni Letta. E alla fine la scelta è stata eccellente.
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