Questa mattina si è tenuto un incontro con i delegati di sindacali delle Acciaierie Venete presso la sede della Cgil di Padova in merito all’incidente avvenuto sabato scorso. Al termine dell’incontro, la segretaria generale della confederazione, Susanna Camusso, ha affermato che il vero tema al centro di questa terribile tornata di incidenti mortali sul lavoro“è scomparsa la parola prevenzione”, perché “se scompare la parola prevenzione è evidente che il rischio si moltiplica. Insieme è scomparsa anche un’altra forma di prevenzione – sottolinea -: è quella che non si può continuare a premere sulle persone che facciano 10-12-14 ore di lavoro perché in nessuna attività si può immaginare che la concentrazione della sicurezza rimanga in un tempo così prolungato”.
Parlando poi della “ripresa”, la leader della Cgil ha proseguito: “Noi siamo un paese in cui gli investimenti hanno continuato a diminuire. La ripresa di questo ultimo anno non è una ripresa significativa che abbia recuperato il vuoto che si è determinato precedentemente”.
“C’è un divario impressionante – ha ribadito – tra la strage continua di questo periodo e il raccontarci l’innovazione e la digitalizzazione. Da un lato ci raccontiamo questo, e dall’altro scopriamo drammaticamente che le cause di infortunio continuano ad essere quelle più storiche e tradizionali. Questo vuol dire che non c’è stata innovazione, non c’è stata ricerca, non c’è stata attenzione a determinare la sicurezza dei lavoratori. E dove sono cresciute anche poco le presenze di lavoratori, queste sono precarie”, ha concluso.
Sulla tendenza delle imprese ad appaltare alcuni lavori all’esterno come è avvenuto nel caso di Acciaierie Venete, Camusso ha aggiunto: “Noi abbiamo sempre cercato di contrastare i processi di esternalizzazione, sia che avvenissero nel sistema pubblico che all’interno delle imprese, soprattutto perché quando sono mossi da un’idea non specialistica del lavoro, ma sono prevalentemente determinate da una logica di riduzione dei costi, questo significa un trattamento peggiore per i lavoratori, quindi tagliare sulla formazione, sulle norme di sicurezza”. La leader della Cgil ha annunciato che in giornata la Confederazione potrebbe decidere una mobilitazione di categoria.
Annalisa Buccellato