“Esiste una visione comune tra le Parti sociali agricole su come proteggere il futuro dell’agricoltura tutelando la qualità delle produzioni e garantendo sostenibilità sociale e ambientale. Per questo siamo assolutamente contrari al Fondo unico Europeo che non solo toglie risorse all’agricoltura, ma mette in competizione le politiche agricole con quelle di coesione”. Lo ha detto Enrica Mammucari, a margine dell’Assemblea Annuale della Cia – agricoltori italiani che si svolge oggi e domani a Roma.
“Noi – ha proseguito – vogliamo una politica agricola comune giusta, che difenda l’agricoltura come leva strategica per la nostra autonomia e per la sicurezza alimentare, che tuteli i diritti dei lavoratori e il reddito degli agricoltori, entrambi produttori di cibo e veri custodi del territorio e dell’ambiente.
Siamo convinti che tutto il sistema Italia deve realmente unirsi in una battaglia comune che dica alla Commissione Europea: giù le mani dall’agricoltura e dalla condizionalità europea”.
Mammucari ha poi sottolineato di avere apprezzato come il Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida “abbia ribadito la necessità che nel commercio internazionale venga rispettato il criterio della reciprocità, a partire dalla difesa dei diritti dei lavoratori. Non ci stancheremo mai di ripetere che tutte le merci che entrano in Europa devono essere prodotte nel rispetto degli stessi standard sociali, ambientali e produttivi osservati dagli agricoltori Ue per garantire una concorrenza leale tra le imprese. Al tempo stesso – ha concluso – in Europa, bisogna continuare a lavorare affinché tutti gli Stati membri applichino la condizionalità sociale, conquistata dopo decenni dal sindacato, a tutela del lavoro e dell’eticità delle produzioni per promuovere nel mondo un cibo buono, sostenibile e legale”.

























