• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 18 Novembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Le capriole di Conte per fare concorrenza a Schlein

    Le capriole di Conte per fare concorrenza a Schlein

    Situazione economica peggiorata per quasi il 59% delle famiglie

    Welfare o tasse, la differenza tra destra e sinistra

    La mandrakata di Meloni per vincere le elezioni nel 2027

    La mandrakata di Meloni per vincere le elezioni nel 2027

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Irpef e fiscal drag, il gioco delle tre carte della manovra

    Quattro osservazioni critiche a proposito di Giorgia Meloni

    Giustizia, Meloni: creare un solco dalla riforma per salvare la pelle

    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    CAM, sindacati: a gennaio si rischia la chiusura

    CAM, sindacati: a gennaio si rischia la chiusura

    Ciak, si taglia: la saga infinita del tax credit approda nella manovra

    Ciak, si taglia: la saga infinita del tax credit approda nella manovra

    Sottoscritta ipotesi d’accordo per le piccole e medie imprese tessili e chimiche

    Ripartire dall’industria: un’agenda per il futuro del Paese

    Cgil, in dieci anni raddoppiato il numero dei contratti ma i salari restano al palo

    Contrattazione, quel bisogno di coraggio per arrivare a una svolta

    Natale Di Cola è il nuovo segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio

    Lo sciopero generale, l’energia delle piazze, le proposte per la Capitale: intervista con Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio

    Il lavoro che verrà: dialogo tra innovazione scientifica e riflessione umanistica, nell’evento organizzato a Roma dalla Pontificia Università della Santa Croce. Cuzzilla: “la sfida non è inseguire l’algoritmo, ma governarlo con responsabilità”

    Il lavoro che verrà: dialogo tra innovazione scientifica e riflessione umanistica, nell’evento organizzato a Roma dalla Pontificia Università della Santa Croce. Cuzzilla: “la sfida non è inseguire l’algoritmo, ma governarlo con responsabilità”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat sui prezzi al consumo – Ottobre 2025

    Contratto metalmeccanici, rotte le trattative: i sindacati annunciano sciopero. Federmeccanica offre 173 euro di aumento contro una richiesta di 280

    Contratto metalmeccanici, trattativa a rilento: tre nuovi appuntamenti il 19, 20 e 21 novembre

    La lettera dei sindacati istruzione e ricerca ai gruppi parlamentari per le modifiche alla manovra di bilancio

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Settembre 2025

    Il documento della Cgil Roma e Lazio “Ritorno alla normalità”

    I testi dell’accordo per il rinnovo del contratto Telecomunicazioni

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Le capriole di Conte per fare concorrenza a Schlein

    Le capriole di Conte per fare concorrenza a Schlein

    Situazione economica peggiorata per quasi il 59% delle famiglie

    Welfare o tasse, la differenza tra destra e sinistra

    La mandrakata di Meloni per vincere le elezioni nel 2027

    La mandrakata di Meloni per vincere le elezioni nel 2027

    L’evasione fiscale: un fenomeno ancora da interpretare

    Irpef e fiscal drag, il gioco delle tre carte della manovra

    Quattro osservazioni critiche a proposito di Giorgia Meloni

    Giustizia, Meloni: creare un solco dalla riforma per salvare la pelle

    Istat, nel 2016 il reddito medio delle famiglie cresce del 2%

    La cessione del credito retributivo per il versamento delle quote sindacali è legittima anche dopo il referendum abrogativo

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    CAM, sindacati: a gennaio si rischia la chiusura

    CAM, sindacati: a gennaio si rischia la chiusura

    Ciak, si taglia: la saga infinita del tax credit approda nella manovra

    Ciak, si taglia: la saga infinita del tax credit approda nella manovra

    Sottoscritta ipotesi d’accordo per le piccole e medie imprese tessili e chimiche

    Ripartire dall’industria: un’agenda per il futuro del Paese

    Cgil, in dieci anni raddoppiato il numero dei contratti ma i salari restano al palo

    Contrattazione, quel bisogno di coraggio per arrivare a una svolta

    Natale Di Cola è il nuovo segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio

    Lo sciopero generale, l’energia delle piazze, le proposte per la Capitale: intervista con Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e Lazio

    Il lavoro che verrà: dialogo tra innovazione scientifica e riflessione umanistica, nell’evento organizzato a Roma dalla Pontificia Università della Santa Croce. Cuzzilla: “la sfida non è inseguire l’algoritmo, ma governarlo con responsabilità”

    Il lavoro che verrà: dialogo tra innovazione scientifica e riflessione umanistica, nell’evento organizzato a Roma dalla Pontificia Università della Santa Croce. Cuzzilla: “la sfida non è inseguire l’algoritmo, ma governarlo con responsabilità”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati Istat sui prezzi al consumo – Ottobre 2025

    Contratto metalmeccanici, rotte le trattative: i sindacati annunciano sciopero. Federmeccanica offre 173 euro di aumento contro una richiesta di 280

    Contratto metalmeccanici, trattativa a rilento: tre nuovi appuntamenti il 19, 20 e 21 novembre

    La lettera dei sindacati istruzione e ricerca ai gruppi parlamentari per le modifiche alla manovra di bilancio

    I dati Istat su commercio con l’estero e prezzi all’import – Settembre 2025

    Il documento della Cgil Roma e Lazio “Ritorno alla normalità”

    I testi dell’accordo per il rinnovo del contratto Telecomunicazioni

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    La Cina ha già vinto, di Alessandro Aresu. Feltrinelli Editore

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Capitalismo di guerra. Perché viviamo già dentro un conflitto globale permanente (e come uscirne), di Alberto Saravalle e Carlo Stagnaro

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    Il costruttore e il giocatore. Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, e la fine di un grande gruppo industriale, di Luciano Segreto, Feltrinelli

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    L’umanità di domani. Dieci numeri per comprendere il nostro futuro, di Paul Morland

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    La rivoluzione della longevità, di Myriam Defilippi e Maurizio De Palma. Editore Il Sole 24 Ore

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

    Anche i ricchi piangono. La crisi del modello Milano e delle global city. Editore Baldini+Castoldi

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Alessandro Riello (Aermec), per noi un danno la frase di Draghi su pace e condizionatori

Alessandro Riello (Aermec), per noi un danno la frase di Draghi su pace e condizionatori

di Nunzia Penelope
14 Aprile 2022
in Interviste
Alessandro Riello, dubbioso fino all’ultimo, ma poi ho detto Si all’autonomia del Veneto

Sono passate ormai un paio di settimane da quando Mario Draghi ha pronunciato la fatidica frase: ”preferite la pace o i condizionatori?”. Ma è bastato molto meno perché’ la battuta del premier, legata all’emergenza causata dalla guerra in Ucraina, diventasse, come si usa dire, virale. Ancora giovedì 14 aprile, la Repubblica esibisce in prima pagina un sondaggio titolato esattamente così: “Preoccupati per la guerra, gli italiani preferiscono la pace al condizionatore”. Dal sondaggio emerge che la popolazione, in netta maggioranza (67%, con punte dell’80% tra gli elettori del Pd) è prontissima a rispondete all’appello del premier rinunciando al condizionatore in nome della pace.

Alessandro Riello è il maggior produttore nazionale di condizionatori, anzi: la sua Aermec è praticamente l’ultimo produttore totalmente italiano, oltre che fortemente internazionalizzato. La frase del premier non gli ha fatto piacere:

“Penso che Draghi intendesse fare solo una battuta, purtroppo è diventata virale, la si ascolta ovunque, sui media, in tv, nei bar e sui bus. Il condizionatore sta diventando un simbolo, antitetico alla pace. Questo può avere conseguenze negative, condizionare la propensione all’acquisto dei consumatori, anche in modo non del tutto consapevole. Il rischio è evidente. Per noi è una cosa imbarazzante e pericolosa”.

Chi si appresta a comprare un condizionatore adesso in qualche modo teme di tradire la pace, lei dice?

Non dico che le persone rinunceranno realmente all’aria condizionata, ma che possano avere qualche remora, che possano decidere di rinviare ad altri tempi un acquisto, è possibilissimo, anzi, è scontato. Mi augurerei quasi che il premier, con un’altra battuta, spostasse l’attenzione: rinunciate al microonde!  Scherzo, ma fino a un certo punto. Il guaio è che il tormentone sul condizionatore, ripetuto all’infinito, alla fine entra nella testa delle persone, ed è per noi un grosso danno. Che si aggiunge a quelli che la guerra, le sanzioni contro la Russia, il caro energia, già stanno provocano al sistema delle nostre imprese.

Lei ha tra i suoi clienti anche la Russia, quali sono state le vostre scelte aziendali in queste settimane di sanzioni?

Naturalmente abbiamo sospeso le attività e chiuso per il momento la nostra filiale Aermec Russia, anche se i nostri prodotti non sono nell’elenco di quelli sottoposti a embargo. Ma attenzione, non c’era solo la Russia tra i nostri clienti, lavoravamo molto anche con l’Ucraina e la Bielorussia. E oggi per noi è questo è un mercato importante che sta del tutto fermo. Un mercato sul quale fatturavamo circa 30 milioni di euro l’anno. Inoltre, con la Russia avevamo aperto, ben prima dell’invasione, diverse trattative, ora congelate per mancanza di disponibilità economica dei russi. E ancora: una fornitura importante, già parzialmente saldata e consegnata, è rimasta a metà, non sappiamo come e quando potrà essere completata, con le ripercussioni del caso sul nostro business.

Si potrebbe obiettare che il business, davanti ai morti e ai bombardamenti, deve fare un passo indietro…

Certamente dal punto di vista etico è cosi, e tuttavia le ricordo che la Russia è un partner economico molto importante per il nostro paese, e le imprese che si trovano nelle nostre stesse condizioni sono tantissime. Quanto al conflitto, lasci che le dica che nella mia vita tutto avevo pensato di vedere, ma mai avevo immaginato che ci saremmo trovati immersi in questo incubo. La mia generazione è figlia del dopoguerra, di bombardamenti e morte avevamo solo il racconto dei nostri genitori, ora lo stiamo vedendo in diretta ogni giorno, ed è terribile.

Tanto più terribile in quanto arriva dopo due anni di pandemia che avevamo già sconvolto non poco le nostre vite.

Lo dico con sincerità, per me era meglio il Covid: e stato terribile, ma in qualche modo quel virus sconosciuto si poteva studiare, scoprirne i segreti, metterlo sotto controllo, come infatti è stato fatto, grazie alla scienza e ai vaccini. Ma questa guerra è affidata a elementi imperscrutabili, a personaggi imprevedibili, non sai mai un’ora dopo l’altra cosa può accadere, chi può decidere cosa, non c’è nulla che sia sotto controllo, rischiando magari la catastrofe totale.

Anche dal punto di vista economico la pandemia era ”meglio”, diciamo?

Ci sono state le difficoltà che tutti sappiamo del lockdown, poi però ci sono state subito anche le contromisure per tenere botta, e infatti ne siamo usciti bene. Subito dopo abbiamo vissuto le tensioni dovute alle carenze di materie prime, le lentezze sugli approvvigionamenti, i prezzi lievitati. Ma anche da questo ne stavamo uscendo. Ora però ci troviamo a dover gestire una ennesima emergenza, ancora peggiore: quella della guerra, dell’effetto delle sanzioni sul nostro sistema industriale, del caro bollette.

Vi sta pesando molto il caro energia?

Aermec non è una azienda energivora, per nostra fortuna, e tuttavia quando è arrivata l’ultima bolletta ho dovuto constatare che era triplicata rispetto alla precedente. E stiamo parlando di somme davvero importanti. Questo, sommato al fatto che siamo costretti a lavorare a singhiozzo, a riprogrammare la produzione ogni giorno, perché da un giorno all’altro non sappiamo mai quali materiali ci arriveranno e quali no, rende la situazione molto seria.

Per questo ha trovato così irritante la frase di Draghi?

Io credo che il governo in questo momento dovrebbe impegnarsi a difendere il nostro sistema industriale: tutto, condizionatori compresi. E magari fare più attenzione alle battute. Lo dico da ammiratore di Mario Draghi, in questa circostanza mi ha deluso.

Per fare un ragionamento più ampio, il quadro che lei descrive è tale che non posso non chiederle: quanto si può andare avanti così? Non mi riferisco solo alla Aermec, ma al sistema delle imprese. Queste incertezze, questo peso dell’energia, quanto lo reggete?

Guardi, noi reggiamo ancora bene perché abbiamo avuto anni precedenti ottimi, e senza tutti questi ostacoli avremmo probabilmente fatto il nostro anno migliore. E reggiamo bene anche grazie ai nostri bravissimi collaboratori, che ci seguono e ci aiutano in tutti i modi. Ma penso che se entro fine anno non cambia qualcosa, non si stabilizza la situazione, se il governo non prende le decisioni giuste e necessarie, l’anno prossimo sarà dura per tutti.

L’anno prossimo, oltretutto, si vota.

Infatti: e il periodo elettorale è sempre un periodo di ulteriore confusione e destabilizzazione. Speriamo di uscirne prima.

Nunzia Penelope

Nunzia Penelope

Nunzia Penelope

Vicedirettrice de Il Diario del lavoro

In evidenza

Carlomagno (Flp), IA, nuovi modelli organizzativi, salari e carriere soddisfacenti: questo il futuro della PA

Pubblico Impiego, FLP: “si apre ufficialmente la stagione contrattuale 2025–2027, ora un vero rinnovo”

17 Novembre 2025
Gender gap e contratti: una “Rappresentante della Parità di Genere” per combattere le diseguaglianze in azienda

Lavoro, Equal pay day: da oggi le donne lavoreranno gratis fino alla fine dell’anno. Per i sindacati occorre accelerare sulla direttiva sulla trasparenza salariale

17 Novembre 2025
Recapitata lettera Ue, governo risponderà entro domani

Economia, l’Ue taglia le stime di crescita del Pil per l’Italia: +0,4% nel 2025, nel 2026-2027 +0,8%

17 Novembre 2025
Sottoscritto all’Aran il contratto area dirigenza funzioni centrali 2019-2021

P.A., parte la trattativa per il rinnovo del contratto delle Funzioni Centrali. Aran: si apre la stagione delle contrattazioni 2025-2027

17 Novembre 2025
Eurostat, nell’Eurozona a luglio l’inflazione tocca il 9%

Economia, Istat: a ottobre l’inflazione cala all’1,2%, carrello spesa a +2,1%

17 Novembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi