I dati diffusi dll’Inps sulle persone che beneficiano del reddito di cittadinanza “confermano non solo la necessità di una misura di contrasto alla povertà, ma anche quanto sia indispensabile investire maggiori risorse per rafforzare l’infrastruttura sociale dei nostri territori e rendere il sistema di welfare territoriale capace di prendere in carico la moltitudine di persone che vive difficoltà quotidiane, rispondere alla complessità dei loro bisogni e attivare i progetti di inclusione sociale e lavorativa”. Lo dice l’Alleanza contro la povertà.
“Le conseguenze della crisi energetica che il Paese sta attraversando non faranno che aumentare le difficoltà di un’ampia fascia di popolazione che già vive una condizione di povertà o che rischia di caderci in ragione dell’aumento dei prezzi dei beni primari pur lavorando – aggiunge – il reddito di cittadinanza è una misura necessaria nel nostro Paese, considerata la gravità della povertà, va migliorato e rafforzato per sostenere chi oggi è penalizzato (famiglie numerose) o escluso (cittadini stranieri) e per rafforzare i percorsi di inclusione, non abolito. Abolire la povertà non è possibile, ma abolire una legge che contrasta la povertà toglie molte possibilità alle persone più deboli”.