A rischio stop gli appalti per le pulizie delle scuole a luglio e agosto. Saga senza fine – sottolinea la FIsascat-Cisl – quella che coinvolge i 16mila addetti Ex Lsu e dei cosiddetti appalti storici addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e mantenimento del decoro negli istituti scolastici italiani, oggi a rischio “sospensione” per i mesi di luglio e agosto con le richieste di attivazione del Fondo di integrazione salariale avanzate dalle imprese del settore.
Posizione non condivisa dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltrasporti, che, rivendicando l`utilizzo delle risorse accantonate fino a tutto il mese di agosto 2019 dalla finanziaria, hanno sollecitato i competenti ministeri dell`Istruzione e del Lavoro e le associazioni imprenditoriali ad attivare celermente il tavolo di monitoraggio previsto dalle intese governative.
“I sindacati – ricorda Fisascat-Cisl – accendono i riflettori anche sulle problematiche che stanno emergendo dei Lotti 5,6 e 13 della Convenzione Consip, dove i lavoratori sono attanagliati dal costante ritardo del pagamento delle retribuzioni nella migliore delle ipotesi, e invitano i dicasteri coinvolti ad avviare il confronto anche sulla II Rata 2019 a copertura del periodo 1° settembre-31 dicembre 2019 e a definire una soluzione per la continuità occupazionale e reddituale dei lavoratori”.
Sullo sfondo “i tempi incerti di realizzazione della internalizzazione del servizio annunciato dal governo con l`immissione in ruolo dei lavoratori Appalti Storici-ex Lsu; a 6 mesi dalla data individuata per la realizzazione di quanto previsto dall`emendamento alla Legge di Bilancio 2019 ancora niente di ufficiale emerge sugli atti necessari a realizzare il processo, a partire dal Decreto Interministeriale che dovrà individuare modalità, criteri e titoli della procedura selettiva”.
Nelle scorse settimane Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno inviato alla Presidenza del Consiglio, al Miur e agli altri ministeri interessati una richiesta di incontro “che non può essere disattesa, richiesta peraltro sollecitata dal mese di dicembre dello scorso anno quando i sindacati hanno chiesto di essere convocati per un confronto finalizzato ad individuare soluzioni condivise e a dare risposte certe alle migliaia di lavoratori e lavoratrici oggi occupati nelle scuole di ogni ordine e grado, realizzando una vera tutela dei livelli reddituali e occupazionali”.
“Il provvedimento assunto dal Governo è sicuramente positivo e condiviso”, precisano i sindacati favorevoli dunque al processo di internalizzazione del servizio, che tuttavia “stigmatizzano il ritardo nei provvedimenti da adottare e l`assenza di un confronto preventivo tra tutti i soggetti interessati nella vicenda che, in assenza di garanzie occupazionali e reddituali, rischierebbe di trasformarsi in una vertenza dura e socialmente non sostenibile se non si daranno risposte a tutte le lavoratrici e lavoratori impiegati negli Appalti Storici e Ex Lsu”.
E.G.