“Sto verificando se ci sono le condizioni per denunciare il ministro piuttosto che denunciare i lavoratori”. Così il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, accusa il governo di aver avuto “già pronto” il decreto varato subito dopo le polemiche sul caso Colosseo.
“Un decreto come quello non si prepara in un’ora”, ha detto il sindacalista aggiungendo che “dopo un giorno hanno pagato” mentre “se pagavano un giorno prima non c’era alcuna assemblea”. Peraltro, ha aggiunto, il decreto che inserisce i musei nei servizi pubblici essenziali, “interviene sugli scioperi e non su un’assemblea quindi si può ripetere una cosa del genere a meno che se mi incontrerò con Camusso e Furlan non faranno un decreto per adunata sediziosa”.
“L’altro giorno non c’era uno sciopero, c’era un’assemblea regolarmente richiesta e regolarmente autorizzata dai vertici della soprintendenza. Dopo di che il ministro Franceschini dovrebbe spiegare perché dopo dieci mesi che i lavoratori aspettavano” di veder pagati gli straordinari, “novembre, dicembre e tutto il 2015”, il pagamento è stato effettuato “dopo un giorno che hanno fatto il decreto”, ha concluso.