E’ iniziata la conferenza stampa del presidente della Bce Mario Draghi, a seguito del Consiglio direttivo della Bce, tenutosi questa mattina, sul varo di un ampio piano di acquisti di titoli di Stato.
La Bce ha deciso di lanciare un piano di acquisti di titoli ampliato alle emissioni pubbliche da 60 miliardi di euro al mese, che proseguirà fino a settembre 2016 e comunque fino a quando l’inflazione si riporterà a livelli ritenuti coerenti con i suoi obiettivi.
Il nuovo intervento ingloberà i precedenti programmi di acquisti di prestiti bancari cartolarizzati (Abs) e di obbligazioni bancarie garantite (covered bond).
E’ anche superiore alle stime del mercato il quantitative easing annunciato oggi dalla Bce. Il presidente Mario Draghi ha precisato he l’acquisto di titoli ammonterà a 60 miliardi di euro al mese e partirà da marzo 2015 fino a settembre 2016. Dunque un totale di 1.080 miliardi di euro ma il bazooka potrebbe essere ancora più potente. Draghi infatti ha sottolineato che gli acquisti continueranno fino a quando il tasso di inflazione non sarà allineato al target della Bce.
Il nuovo piano di acquisti di titoli privati e pubblici della Bce prevede una condivisione dei rischi solo “al 20 per cento”. Prima degli annunci di oggi era trapelata la possibilità che le emissioni pubbliche acquistate venissero fatte ricadere sui bilanci delle Banche centrali nazionali.
Le dinamiche dell’inflazione nell’area euro si stanno muovendo a livelli “inferiori alle attese”, ha rilevato il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. E di recente sono aumentati anche “i rischi di rimbalzo” della debolezza dei prezzi. Su questa base il direttorio ha deciso che era necessario un “ulteriore accomodamento” della politica monetaria, con il lancio di un ampio piano di acquisti di titoli.
Con la limitata condivisione dei rischi prevista nel piano di acquisti di titoli della Bce “volevamo un sistema che mitigasse le preoccupazioni di alcuni di potenziali conseguenze non volute nel futuro”, ha spiegato il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
Draghi si è detto “stupito del fatto che la questione della condivisione dei rischi sia diventata la cosa più importante” nel dibattito sulla stampa alla vigilia della decisione della Bce. “Chiediamoci se sia una scelta così fondamentale per l’efficacia del piano, noi – ha detto – riteniamo di no”.
La dinamica dell’inflazione nell’area euro continua ad essere debole e le misure decise oggi dalla Bce “garantiscono il raggiungimento degli obiettivi in termini di stabilità dei prezzi”. E’ quanto ha sottolineato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa dopo il varo del Qe.
Draghi ha riconosciuto che gli interventi realizzati finora sono stati “insufficienti” a scongiurare un periodo prolungato di bassa inflazione.
“Sarebbe un grande errore pensare che questo programma di acquisti di titoli sia un incentivo all’espansione dei bilanci degli Stati, non è assolutamente un finanziamento dei debiti anzi è stato elaborato per evitarlo”, ha rivendicato il presidente. Piuttosto il piano “dovrebbe aumentare le capacità di prestito delle banche”, ha aggiunto.
Sul piano di acquisti di titoli deciso dalla Bce c’è stata “una larga maggioranza che non c’è stato bisogno di votare” anche se con diversi punti di vista. E’ quanto ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, rispondendo alle domande in conferenza stampa. Sulla condivisione del rischio in caso di ipotetiche perdite, Draghi ha indicato che il consenso nel board si è consolidato sul 20%.
Il piano di acquisti di asset da parte della Bce riguarderà un ampio ventaglio di titoli. Il presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa, ha precisato che saranno acquistati titoli con scadenze tra i due e 30 anni.
Con il suo nuovo piano di acquisti la Bce potrebbe iniziare a rilevare anche titoli pubblici della Grecia a partire da luglio, in base alle scadenze di pagamenti dei titoli detenuti tramite il vecchio programma “Smp”. Lo ha riferito il presidente Mario Draghi, precisando comunque che non vi sono regole specifiche sulla Grecia nel piano.
“Trovo futile tutta questa discussione sulla condivisione dei rischi”. Così ha risposto il presidente della Bce Mario Draghi, all’ennesima domanda su questo specifico aspetto del piano di acquisti di titoli appena deciso dal Consiglio direttivo.




























