Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, la crescita del lavoro a tempo determinato rilevata dai dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps è il “problema” del Jobs act, che “dimostra che si sono raccontate tante bugie”.
A margine di una iniziativa su Bruno Trentin, Camusso ha sottolineato che “continuare a difendere il Jobs act significa difendere la progressiva precarizzazione e frantumazione del mercato del lavoro”. Sulla crescita del lavoro a chiamata, il numero uno della Cgil ha inoltre ironizzato: “Non erano quelli che dicevano che tutto ciò non era voucher diventava lavoro nero? Non mi pare ci sia una novità. È la conferma che le forme di lavoro ci sono e possono essere utilizzate”.
E.M.