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Caro affitti, studenti e inquilini al corteo dei sindacati, Landini contestato alla Statale

redazione
Maggio15/ 2023

I sindacati degli studenti e degli inquilini, rispettivamente UDU e SUNIA, si sono uniti alla giornata di mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil, che si è svolta sabato 13 maggio a Milano, per chiedere a Governo interventi urgenti sulle politiche abitative, tramite investimenti sugli alloggi pubblici e regole sul canone: “Oggi siamo a Milano alla manifestazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil perché la nostra battaglia si intreccia con le battaglie dei lavoratori e le rivendicazioni sul fisco- dichiara Camilla Piredda, coordinatrice dell`UDU -. Chiediamo l’abolizione della cedolare secca sui canoni liberi, l’aumento delle agevolazioni sul canone concordato e una politica di disincentivo sugli immobili sfitti. Sono misure immediatamente attuabili che possono migliorare il diritto all’abitare e il diritto allo studio”.

“Vogliamo affitti, non profitti” è lo slogan scelto per denunciare il livello vertiginoso dei canoni di locazione. A Milano si pagano 620 euro in media per una camera singola, a Roma 465 euro, a Padova 458 euro, a Firenze 451 euro, a Bologna 447 euro.

Intanto la protesta delle tende continua in molte altre città, tra le quali proprio Milano, in via Festa del Perdono, davanti alla Statale, dove gli studenti sono stati raggiunti dal segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine della mobilitazione all’Arco della Pace. Un paio di studenti del collettivo Cambiare rotta hanno contestato il leader della Cgil accusandolo di sfruttare la protesta come passerella: “Landini caro, i giovani stanno anche andando via dall’Italia anche per le politiche sindacali che il suo sindacato ha portato avanti. Ci sono studenti della statale che qui non accettano le vostre scelte”. Il segretario della Cgil ha provato più volte a replicare ai due contestatori: “Siamo pronti a fare tutto quello che c’è da fare, dovete imparare ad ascoltare e a capire chi sono i vostri interlocutori. Tu stai parlando con colui che in questo Paese ha fatto lo scontro da solo con Marchionne non con uno che passa per strada. È comunque – ha concluso – noi questa lotta la porteremo avanti adesso avete potuto dire che esistete perché avete detto qualcosa al segretario della Cgil”.

“Per assurdo questi sono qui a discutere di non far arrivare i migranti mentre se ne fregano se i giovani se ne vanno via. Oltretutto sono di più i giovani che se ne stanno andando dall’Italia che non i migranti che vengono da noi”, ha aggiunto Landini, riferendosi al governo. “In Italia hai la dispersione scolastica più alta di qualsiasi altra parte in più hai un numero di giovani che se ne vanno perché qui non trovano lavoro quindi non solo rischi di non studiare, ma quando hai studiato, sei di fronte al fatto di dovertene andare. Alla luce di quello che sta succedendo noi pensiamo che dobbiamo andare a fare le assemblee nelle scuole e nelle università – ha aggiunto il leader della Cgil – stiamo già facendo assemblee negli istituti tecnici e le allargheremo alle università”.

Landini, dopo la parentesi della contestazione, ha voluto ribadire di aver colto l’occasione “di aver manifestato a Milano anche per loro, anche per sostenere le loro battaglie e sono qui a discutere con tutti quelli che lo vogliono”. Ha riconosciuto che “esiste un problema, siamo i primi a dire che c’è un problema di rottura tra il sindacato e i giovani, ovvio perché sono precari, non hanno diritti, hanno ragione a essere arrabbiati però vorrei ricordare a tutti che le leggi non le fa il sindacato ma il parlamento e i governi”.

“Noi – ha concluso – facciamo i conti con le leggi sbagliate che non ci piacciano poi si può discutere che si faccia di più ma non che non sia una nostra responsabilità. Noi ci stiamo battendo per loro”.

e.m.

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