“Così come ci ha ricordato la Banca d`Italia, al netto dell`importo ceduto in pro soluto, sono 61 i miliardi di debito che la nostra P.A. deve alle imprese fornitrici. Una cifra imponente che fatica a diminuire poiché la nostra P.A. continua a liquidare le fatture con forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla Direttiva europea introdotta nel 2013, che impone alle aziende pubbliche il saldo fattura entro 30-60 giorni”. A dichiararlo è il coordinatore dell`ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo.
La Cgia ricorda che, secondo i dati di Intrum Justitia, nonostante i tempi di pagamento nell`ultimo anno siano scesi di 21 giorni, la pubblica amministrazione si conferma la peggiore pagatrice d`Europa, visto che salda mediamente i propri fornitori dopo 144 giorni, contro i 38 giorni medi che si registrano in Ue: ben 106 giorni in più della media europea. Rispetto ai nostri principali partner economici, la Francia salda le proprie fatture dopo 62 giorni, l`Olanda in 32 giorni, la Gran Bretagna in 24 giorni e la Germania dopo 19 giorni.
“Grazie all`introduzione della fatturazione elettronica – dice Zabeo – le cose sono migliorate. Dallo scorso 31 marzo, infatti, tutti i fornitori della P.A. hanno l`obbligo di emettere la fattura in formato elettronico. Una disposizione che ha reso più trasparente il rapporto commerciale tra il pubblico e il privato, anche se il debito complessivo rimane ancora troppo elevato e i ritardi nei pagamento sono del tutto ingiustificati”.




























