“La Giunta ha presentato un documento impegnativo, che richiederà un’analisi dettagliata e approfondita. Il primo giudizio è in ogni caso positivo”. Questa la valutazione del segretario regionale della Cgil Franco Belci dopo l’incontro del tavolo di concertazione del 9 giugno. “Il documento, sottolinea il segretario, affronta in modo sistematico la questione delle politiche industriali, come avevamo chiesto lungamente e invano nella scorsa legislatura”.
Giudizio positivo per la Cgil, anche se ci sono due nodi da sciogliere. “Resta da definire nel dettaglio, spiega il segretario – come si intenda intervenire per incrociare aggregazione e specializzazione delle imprese. Quanto alla riduzione dell’addizionale regionale Irpef sui redditi bassi e dell’Irap, vorremmo verificare se è possibile anticipare il varo delle due misure alla manovra di assestamento. In caso contrario, chiediamo che la Giunta assuma su di esse un impegno esplicito”.
Oltre agli interventi già messi in campo sulle crisi industriali e in particolare sui contratti di solidarietà, che “vanno nella giusta direzione”, Belci vede nel documento della Giunta anche “condivisibili innovazioni di sistema”. Il riferimento è in particolare alla semplificazione burocratica, “sulla quale insistiamo da tempo”, e la ridefinizione delle forme associative, dai consorzi ai distretti, a proposito dei quali la Cgil aveva chiesto, nel recente congresso regionale, che fossero “semplificati e adattati alla necessità di rilancio, rendendone interamente privata la governance e integrandoli con un sistema camerale ricondotto ad una centrale regionale, così come prospettato nella riforma del Governo”.
La Cgil, infine, giudica importanti gli investimenti sulla formazione e opportune le misure previste per i rilanci aziendali attraverso le cooperative, “strumento che potrebbe essere la via d’uscita per risolvere la questione Ideal Standard”, così come gli incentivi alle aziende che riconvertono la produzione e si insediano per la prima volta in Fvg.
