I ritardi nel pagamento della cassa integrazione sono “una tempesta ampiamente prevedibile”. Lo dice Guglielmo Loy, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza (Civ) dell`Inps. In una lettera al presidente dell`istituto, Pasquale Tridico, Loy chiede con urgenza “un regolato ed efficace sistema di accesso ai dati” per “avere la piena contezza dell`andamento delle richieste e delle erogazione”.
In un’intervista al quotidiano “la Repubblica”, il presidente del Civ dell’Inps parla di un milione di lavoratori esclusi: “La differenza tra le domande presentate e quelle autorizzate o respinte è di 81mila. Se si considera che ogni azienda ha in media 10 dipendenti si arriva a oltre 800mila lavoratori, che si aggiungono ai 134mila indicati da Tridico. Ritengo poi che sia sbagliato non considerare le difficoltà di chi ha ricevuto il solo pagamento di marzo ed è in attesa dei mesi successivi. Per cui Tridico dice una cosa corretta dal punto di vista amministrativo, ma sbagliata dal punto di vista sociale. La nostra preoccupazione è che per esaurire questo enorme bacino di persone in attesa ci voglia troppo tempo”.
Il problema, secondo Loy, è che “di fronte a una emergenza drammatica si è pensato di far fronte a una situazione di guerra con procedure che non funzionavano benissimo neanche in tempo di pace. Leggo che Tridico ipotizza la gestione, da parte dell`Inps, delle politiche attive del lavoro. Servirebbe invece essere più sobri e realistici e avere una comunicazione coerente nel tempo, evitando di promettere cose che non si possono mantenere”.
E.G.