Due disegni di legge, 27 documenti tecnici, 155 iniziative di confronto con oltre 100 organizzazioni e 8 mila cittadini, una banca dati con 888 contratti di lavoro, punto di riferimento europeo per il CESE. Questi, in sintesi, i dati di un anno di attivita’ del Cnel, presentati oggi in assemblea dal presidente Tiziano Treu.
In merito all’iniziativa legislativa, il CNEL ha presentato 2 disegni di legge al Senato sull`istituzione del codice unico dei contratti collettivi nazionali e sull`istituzione del Comitato nazionale indipendente per la produttività.
In qualità di organo di consulenza del Governo e del Parlamento, sempre nel corso dell’ultimo anno, il consiglio di Villa Lubin ha, inoltre, elaborato 27 documenti così suddivisi: 3 pareri, 13 Osservazioni e Proposte, 4 tra quaderni scientifici e pubblicazioni, 4 regolamenti, 2 programmi sui temi che vanno dal DEF al salario minimo, al pilastro sociale europeo, alla povertà, all`apertura degli esercizi commerciali, ai fondi strutturali europei.
A queste attività di elaborazione tecnica sui temi di rilievo nel dibattito pubblico, si aggiunge, come previsto dalla legge, l’annuale Rapporto sul mercato del lavoro e la Relazione sulla qualità dei servizi offerti dalle PA centrali e locali a imprese e cittadini.
Quanto ai contratti di lavoro, il CNEL, proseguendo il suo compito istituzionale di raccolta e aggiornamento dell`archivio nazionale, che attualmente sono 888, ha proceduto ad una migliore sistematizzazione della banca dati, strumento indispensabile per le azioni di verifica e contrasto a fenomeni distorsivi come il dumping contrattuale.
E ancora, sono state svolte 53 audizioni con istituzioni pubbliche e private sui temi quali logistica (27), politica industriale (12), politica fiscale e tributarie (1), pari opportunità (13), mentre sono stati 155 i convegni organizzati insieme a oltre 100 organizzazioni, a cui hanno preso parte circa 8 mila persone. Numeri a cui vanno aggiunti i risultati dalla prima consultazione pubblica sul futuro dell’Europa, a cui hanno risposto 13.500 cittadini tra cui migliaia di giovani, coinvolti dal MIUR, che hanno consegnato al Cnel le proprie aspettative sull’Europa.
“Villa Lubin è già la casa della partecipazione – ha commentato Treu – l`esistenza del CNEL quale luogo di confronto e azione della rappresentanza sociale è espressione del principio costituzionale della democrazia rappresentativa su cui si fonda il modello italiano al pari degli altri paesi europei. Non a caso in 21 Paesi dell’Unione è presente un organismo analogo di rappresentanza delle forze produttive e sociali e che presso le istituzioni europee operi il Comitato Economico e Sociale Europeo con funzioni di rappresentanza e consulenza per il Parlamento, la Commissione e il Consiglio. Proprio tra un mese, infatti, ospiteremo la riunione annuale del CESE e dei rappresentanti dei `Consigli Economici e Sociali` degli altri Paesi dell’UE per stilare le formali raccomandazioni in materia di sviluppo sostenibile e pilastro sociale che verranno inviate alle Istituzioni europee”.
“I risultati di quest’anno di lavoro – ha concluso- dimostrano come il CNEL sa svolgere una funzione molto importante per la democrazia e che il punto non sia abolire un organismo che opera ovunque in Europa, quanto piuttosto impegnarsi nel farlo funzionare al meglio al servizio delle Istituzioni, anche rafforzandone i compiti in sintonia con i tempi, come già stiamo facendo attraverso il nuovo modello di consultazioni dirette dei cittadini”.