A settembre si stima, per l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue 27, un forte incremento congiunturale per entrambi i flussi, lievemente più ampio per le importazioni (+6,1%) rispetto alle esportazioni (+5,9%). Su base annua l’export cresce del 9,9% (era -7% ad agosto). Lo ha reso noto l’Istat.
L’avanzo commerciale con i paesi extra Ue27 è pari a +2.738 milioni di euro (+3.753 milioni nello stesso mese del 2024). Il deficit energetico (-3.439 milioni) è inferiore rispetto a un anno prima (-3.926 milioni). L’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici scende da 7.679 milioni di settembre 2024 a 6.177 milioni di settembre 2025.
A settembre 2025 l’export verso gli Stati Uniti (+34,4%, +12% al netto dei mezzi di navigazione marittima) segna un marcato incremento tendenziale; aumentano anche le vendite verso paesi Opec (+23,8%), Giappone (+15,6%) e Svizzera (+10%) mentre si registra un’ampia contrazione su base annua delle esportazioni verso la Turchia (-33,9%).
Le importazioni dagli Stati Uniti crescono del 76,8% su base annua. Forti incrementi – superiori alla media delle importazioni dai paesi extra Ue27 – si rilevano anche per gli acquisti da Cina (+32,3%) e India (+28,6%). Per contro, diminuiscono le importazioni da Regno Unito (-3,1%) e Svizzera (-1,0%).
L’aumento su base mensile dell’export si deve principalmente alle maggiori vendite di beni strumentali (+14,7%), tra cui mezzi di navigazione marittima; aumentano anche le esportazioni di beni di consumo non durevoli (+6,3%) e durevoli (+0,6%) mentre si riducono quelle di energia (-16,9%) e beni intermedi (-0,5%). Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è quasi totalmente spiegato dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+22,2%) e beni intermedi (+8,3%).
Nel terzo trimestre del 2025, rispetto al precedente, l’export registra una crescita dell’1,8%, sostenuta dalle maggiori vendite di energia (+27,3%), beni strumentali (+6,9%) e beni intermedi (+4,1%). Nello stesso periodo, l’import segna un aumento dello 0,9%, che riguarda tutti i raggruppamenti, tranne l’energia (-5,9%).
A settembre l’export cresce su base annua del 9,9% (era -7% ad agosto). La crescita tendenziale dell’export nazionale verso i mercati extra Ue è dovuta all’aumento delle vendite di energia (+16,8%), beni strumentali (+13%), beni di consumo non durevoli (+12,8%) e beni intermedi (+10,2%); si riducono su base annua soltanto le esportazioni di beni di consumo durevoli (-17,1%). L’import registra un incremento tendenziale del 16,9%, cui contribuiscono principalmente i maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+58,4%).


























