Export in aumento del 19,9% nel 2022 ed import in rialzo del 36,5%. Lo ha reso noto l’Istat diffondendo i dati del commercio con l’estero
Nel complesso dell`anno, la crescita dell`export in valore (+19,9%) è trainata in particolare dalle vendite di beni di consumo non durevoli e beni intermedi; quella più marcata dell`import (+36,5%) è spiegata soprattutto dai maggiori acquisti di prodotti energetici.
Il deterioramento del saldo commerciale nel corso dell`anno, tornato comunque positivo negli ultimi due mesi, porta a un deficit commerciale complessivo per il 2022 superiore ai -31 miliardi di euro, a fronte di un avanzo di oltre 40 miliardi del 2021.
Nel complesso del 2022, l`export registra una crescita del 19,9%, sintesi di incrementi analoghi sui mercati Ue (+19,7%) ed extra Ue (+20,2%), e trainata soprattutto dall`aumento delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+42,8%), prodotti petroliferi raffinati (+80%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+17,6%), macchinari e apparecchi n.c.a. (+10,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+16,7%) e sostanze e prodotti chimici (+20,1%).
Nell`anno 2022 il deficit commerciale è pari a -31.011 milioni (da +40.334 milioni del 2021), quello energetico a -111.278 milioni (era -48.356 milioni l`anno prima). L`avanzo dell`interscambio di prodotti non energetici (80.267 milioni) è elevato ma meno ampio rispetto al 2021 (88.690 milioni).
A dicembre 2022 si stima una flessione congiunturale per entrambi i flussi con l`estero, più ampia per le esportazioni (-1,9%) che per le importazioni (-1,1%). La diminuzione su base mensile dell`export è dovuta al calo delle vendite verso entrambe le aree, Ue (-1,2%) ed extra Ue (-2,6%).
Nel quarto trimestre 2022, rispetto al precedente, l`export cresce dello 0,8%, l`import diminuisce del 6,6%.
A dicembre 2022, l`export cresce su base annua del 13,5% in termini monetari mentre in volume si riduce del 2,4%. La crescita dell`export in valore è più sostenuta verso i mercati extra Ue (+18,2%) rispetto all`area Ue (+8,6%). L`import in valore registra un incremento tendenziale del 7,7% – che interessa sia l`area Ue (+4,5%) sia, in misura più intensa, l`area extra Ue (+11,7%) – mentre si riduce dell`11,4% in volume.
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all`aumento tendenziale dell`export si segnalano: mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+43,7%), macchinari e apparecchi n.c.a.
(+13,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+26,9%), prodotti petroliferi raffinati (+32,7%) e metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,5%).
Su base annua, i paesi che forniscono i contributi maggiori all`incremento dell`export nazionale sono: Stati Uniti (+22,5%), Francia (+14,6%), Svizzera (+24,3%), Turchia (+38,4%) e Germania (+7%). L`export verso la Russia si conferma in forte flessione (-27,7%).
La stima del saldo commerciale a dicembre 2022 è pari a +1.067 milioni di euro (era -1.475 milioni a dicembre 2021). Il deficit energetico (-8.931 milioni) è più ampio rispetto a un anno prima (-7.180 milioni) mentre l`avanzo nell`interscambio di prodotti non energetici (9.998 milioni) è elevato e in deciso aumento rispetto a dicembre 2021 (5.705 milioni).
tn