145ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Stefania Giannini.
La seduta inizia alle ore 15.
SULLA PUBBLICAZIONE DI DOCUMENTI ACQUISITI NEL CORSO DI AUDIZIONI
Il presidente SACCONI comunica che le documentazioni consegnate nel corso delle audizioni sui disegni di legge n. 1148 e connessi svolte il 26 marzo scorso e ieri in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nonché quella consegnata dal professor Pasquale Tridico nel corso dell’incontro odierno con la Sottocommissione sulle politiche sociali, saranno rese disponibili sulla pagina web della Commissione.
SULLA PUBBLICITÀ DEI LAVORI
Il presidente SACCONI comunica che, ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento, è stata richiesta l’attivazione dell’impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.
Avverte, inoltre, che della procedura informativa sarà redatto il resoconto stenografico.
La Commissione prende atto.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito delle comunicazioni del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca sul programma europeo Garanzia giovani
Proseguono le comunicazioni del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, iniziate nella seduta del 19 marzo scorso.
Il presidente SACCONI, nel ringraziare il Ministro per la disponibilità a tornare in Commissione in tempi rapidi, propone, al fine di economizzare il tempo disponibile, che si effettui un primo giro di quesiti, rinviando il completamento dell’esposizione del Ministro al momento della risposta ai medesimi.
Il ministro Stefania GIANNINI accede a tale proposta, sottolineando la limitata competenza del suo Dicastero sul tema, non avendo esso alcun ruolo di interazione nella fase gestionale del progetto.
Il presidente SACCONI evidenzia che il tema si proietta anche oltre Youth Guarantee, in particolare con riferimento all’integrazione tra scuola e lavoro, che il recente disegno di legge sulla Buona Scuola sembrerebbe voler rafforzare con gli idonei strumenti.
La senatrice CATALFO (M5S) chiede al Ministro notizie sul monitoraggio riguardante percorsi di formazione, tirocinio e su tutte le misure di competenza del dicastero collegate al programma Youth Guarantee. In particolare, chiede di conoscere se il Ministro abbia contezza dei programmi formativi avviati nelle diverse Regioni e se siano state valutate le problematiche che in talune di esse riguardano i percorsi formativi dedicati ai quindicenni, in rapporto al compimento dell’obbligo scolastico previsto per legge.
Il senatore BAROZZINO (Misto-SEL) esprime inquietudine con riferimento a un inserimento eccessivamente precoce nel mondo del lavoro, osservando che la prima garanzia per i giovani è rappresentata dal diritto allo studio. Ritiene inoltre che le ultime novità legislative che hanno investito il mondo della scuola e quello del lavoro siano in netto contrasto tra loro ed avanza perplessità per i recenti tagli alle borse di studio. Un ulteriore elemento di preoccupazione deriva dalla mancanza di coinvolgimento delle parti sociali in questi processi di modifica normativa.
Il senatore LEPRI (PD) ritiene necessario chiarire il rapporto tra istituti tecnici professionali, istituti tecnici tout court e formazione professionale, i cui ruoli sono in parte sovrapposti, con una non facile compresenza di attività e con difficoltà di alternanza tra scuola e lavoro. Chiede pertanto se il Governo non ritenga necessario rimettere mano alla materia, meritevole ormai di una complessiva rivisitazione.
La senatrice D’ADDA (PD) richiama l’attenzione sul fenomeno della dispersione scolastica, particolarmente drammatico nelle regioni del Sud e si sofferma sulle considerazioni svolte dal Ministro nel corso della precedente seduta in ordine al particolare clima di disaffezione nei confronti dell’istruzione tecnica e professionale da parte dei giovani e delle famiglie, maggiormente attratti dai percorsi liceali, come confermato dai dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico in corso. Premessa una sua personale preferenza nei confronti della educazione di tipo umanistico, avanza tuttavia il timore che oggi in Italia nelle classi più deboli si riscontri una forma di debolezza aggiuntiva: l’appartenenza del ragazzo ad una classe più debole, e quindi ad un contesto più gracile di nascita e di crescita, finisce infatti con l’accentuarne la fragilità. Chiede pertanto quali misure la scuola possa porre in atto per circoscrivere questa emergenza.
La senatrice CATALFO (M5S) interloquisce di nuovo brevemente citando alcuni dati relativi alla dispersione scolastica nel Sud a testimonianza di un fallimento del programma Youth Guarantee e chiedendo un commento del Ministro.
Il presidente SACCONI ritiene che ogni giovane italiano possa ragionevolmente arrivare a competenze di tipo superiore se gli si propongono più offerte educative con uguale riconoscibilità istituzionale e sociale. Si tratta di consentire a ciascuno di scegliere il percorso più idoneo alle proprie caratteristiche e quello più efficace in relazione alle presumibili necessità del mondo del lavoro. Ciò posto, chiede al Ministro quale età identifichi come la più opportuna per iniziare un percorso di formazione, che a suo avviso potrebbe iniziare già a partire dal compimento del ciclo della scuola paritaria di primo grado, vale a dire a quattordici anni, età alla quale a suo giudizio sarebbe già possibile l’integrazione tra sapere teorico e sapere pratico. Osserva inoltre che sono già trascorsi dieci anni da quando le università sono state abilitate a dar vita a uffici di placement, che rappresentano anche strumenti di coprogettazione di percorsi educativi con partecipazione del territorio. Chiede pertanto se le università si siano dotate di autentici uffici di placement, avanzando al contempo perplessità per quelle, numerose, situazioni nelle quali, a fronte di una dichiarata separatezza dell’accademia rispetto al mondo produttivo, la “contaminazione” avvenga in modo diretto e personale da parte dei docenti.
Il ministro Stefania GIANNINI ringrazia la Commissione per l’ampiezza e la ricchezza dei quesiti posti. Il raggiungimento di competenze di livello superiore rappresenta un diritto che riguarda tutti gli studenti italiani, come costituzionalmente garantito e sulla base dello sforzo che il sistema scolastico integrato statale e non statale ha sviluppato nel corso di decenni di storia repubblicana. Il punto cruciale è dunque se e fino a che punto gli studenti siano in grado di effettuare una scelta; se, dunque, il sistema scolastico possieda strumenti a disposizione di tutti e che a tutti consentano di conoscere le proprie vocazioni (cognitive, di personalità e di talenti posseduti), le opportunità offerte dal sistema stesso per realizzarle e quelle, infine, di successivo impiego nel mondo del lavoro. A suo giudizio la risposta non è totalmente positiva, considerati gli strumenti necessari per prevenire e curare la dispersione scolastica. Il tema dell’alternanza scuola-lavoro non va inquadrato come distribuzione temporale alternativa, bensì in una logica di contiguità tra competenze teoriche e applicazioni lavorative. Il punto non è l’affermazione della superiorità di un percorso presuntamente di serie A, come quello liceale, rispetto ad uno che si presume di serie B, quale quello tecnico e professionale, bensì consentire a ciascuno di sperimentare sincronicamente apprendimento teorico e pratico, e dunque la dimensione complessiva del sapere. In questo senso occorre aiutare lo studente ad orientare le proprie scelte ed a conoscere meglio il contesto nel quale applicarsi. La finalità dell’alternanza tra scuola e lavoro è peraltro prevista nel disegno di legge sulla Buona Scuola anche con riferimento ai licei, nei quali 200 ore circa sono finalizzate appunto alla formazione. Ciò potrà a suo giudizio consentire di dissociare la debolezza sociale dalla potenziale debolezza culturale. Quanto agli uffici finalizzati al placement, essi sono stati realizzati in 75 università italiane, attraverso la realizzazione di tirocini di orientamento e formazione e di percorsi personalizzati di accompagno al lavoro. I servizi finora attivati si svolgono su tre linee di attività, con lo scopo di favorire l’incontro tra diplomati e diplomandi e il mondo del lavoro, governare la rete territoriale finalizzata al placement e sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento. In proposito, cita la particolare esperienza del progetto SOUL, che a Roma e nel Lazio è stato sviluppato proprio secondo queste linee, e fornisce i dati riguardanti il programma FIxO negli ultimi tre anni. Quanto alle questioni poste dal senatore Lepri in ordine alla necessità di rimettere mano alla complessiva materia dell’istruzione tecnica, sottolinea che il tema è presente all’interno del disegno di legge sulla Buona Scuola, che affida in tal senso una delega al Governo. Attese le competenze regionali, il Ministro sottolinea che nei territori nei quali le regioni sono state inadempienti si riscontra una correlazione matematica con l’incremento del tasso di dispersione scolastica. Cita infine due esperienze di estremo interesse che si stanno realizzando sul territorio, rispettivamente a Bari e a Modena, auspicandone l’estensione a tutto il territorio nazionale. I dati riguardanti Youth Guarantee da lei forniti sono derivati dal Ministero del lavoro, date le modalità di impostazione del programma fin dal suo inizio. Nella maggior parte dei casi questi percorsi sono finalizzati all’acquisizione di qualifiche professionali, ovvero di competenze spendibili nel mercato del lavoro; si tratta quindi di attività formative organizzate dalle regioni con riferimento alle imprese del territorio, che sono chiamate ad offrire opportunità di inserimento attraverso tirocini formativi o di apprendistato. Rispetto a questa iniziativa il suo Dicastero non ha un ruolo di diretta responsabilità, essendo la materia dell’istruzione professionale di competenza esclusiva delle regioni. Per queste ragioni il MIUR non possiede dati sui percorsi di formazione e tirocini collegati a Youth Guarantee, nonostante il piano nazionale sia oggetto di una costante attività di monitoraggio e valutazione dell’azione degli interventi. Infine con riferimento ad un quesito che le è pervenuto per le vie brevi dal senatore Berger, il Ministro precisa di valutare con molto favore la proposta della provincia autonoma di Bolzano di aggiungere alla fine dell’articolo 41, comma 5, dello schema di decreto legislativo recante il testo organico delle tipologie contrattuali e la revisione della disciplina delle mansioni una disposizione che consenta la stipula di contratti di apprendistato di durata non superiore a due anni per i giovani che frequentino il corso annuale che si conclude con l’esame di Stato.
Da ultimo, assicura alla senatrice Catalfo che sarà sua cura farle pervenire dati di monitoraggio precisi riguardanti Youth Guarantee, precisando comunque che allo stato la regione Lombardia è l’unica in cui sono state realizzate azioni operative a valere sui fondi di Garanzia giovani.
Il presidente SACCONI ringrazia nuovamente il Ministro per la sua disponibilità e, in considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, dichiara conclusa l’audizione e toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 16.
Riunione n. 3
MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 8,30 alle ore 9,30
INCONTRO CON IL PROFESSOR PASQUALE TRIDICO SULL’IMPATTO SOCIALE DELLA CRISI ECONOMICA SULL’OCCUPAZIONE E SULLE CONSEGUENZE SUL MERCATO DEL LAVORO
Riunione n. 38
MARTEDÌ 31 MARZO 2015
Presidenza del Presidente
Orario: dalle ore 15 alle ore 15,55
AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 1148, 1670 E 1697 (REDDITO DI CITTADINANZA E SALARIO MINIMO ORARIO)




























