51ª seduta: martedì 28 gennaio 2014, ore 11,30
52ª seduta: mercoledì 29 gennaio 2014, ore 15
53ª seduta: giovedì 30 gennaio 2014, ore 9,15
ORDINE DEL GIORNO
ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA
Esame, ai sensi dell’articolo 144 del Regolamento, dell’atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ad una rete europea di servizi per l’impiego, all’accesso dei lavoratori ai servizi di mobilità e ad una maggiore integrazione dei mercati del lavoro. – Relatrice alla Commissione Rita GHEDINI.
(Osservazioni della 1ª, della 3ª e della 14ª Commissione)
(n. COM (2014) 6 definitivo)
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 139-bisdel Regolamento, dell’atto:
Schema di decreto ministeriale in materia di ammortizzatori sociali in deroga. – Relatore alla Commissione LEPRI.
(Previe osservazioni della 5ª Commissione)
(Parere al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell’articolo 4, comma 2, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, convertito, con modificazioni dalla legge 18 luglio 2013, n. 85)
(n. 74)
IN SEDE REFERENTE
Seguito dell’esame del disegno di legge:
SACCONI ed altri. – Delega al Governo in materia di informazione e consultazione dei lavoratori, nonché per la definizione di misure per la democrazia economica. – Relatore alla Commissione SACCONI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(1051)
PROCEDURE INFORMATIVE
Interrogazione.
INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO
FAVERO, LEPRI, MARINO Mauro Maria, CASSON, CHITI, ESPOSITO Stefano, FERRARA Elena, ANGIONI, BERTUZZI, CAPACCHIONE, CUCCA, CUOMO, FILIPPIN,LAI, MANCONI, PAGLIARI, PEZZOPANE, PUGLISI, PUPPATO, SOLLO, AIROLA, BENCINI, BUEMI, RIZZOTTI– Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. –
Premesso che:
Coca-Cola HBC Italia è una delle maggiori società nel settore delle bevande analcoliche in Italia e il più grande imbottigliatore di prodotti della The Coca-Cola company, colosso presente in 28 Paesi nel mondo, con stabilimenti e centri di distribuzione situati in diverse zone del territorio nazionale;
dalla fine di ottobre 2012, Coca-Cola HBC Italia ha annunciato un piano di riorganizzazione delle attività produttive nel nostro Paese. In una prima fase tale ristrutturazione aveva interessato circa 355 lavoratori, con il superamento della produzione sarda di Elmas (Cagliari), la riduzione del settore commerciale, l’esternalizzazione dell’area logistica interessando i siti di Gaglianico (Biella) e Oricola (L’Aquila) coinvolgendo complessivamente circa 70 lavoratori;
attualmente sono operativi in Italia i siti di Gaglianico, Nogara (Verona), Marcianise (Caserta) ed Oricola;
tra gli stabilimenti italiani, in particolare, lo stabilimento di Gaglianico rappresenta un importante polo industriale per il territorio biellese. Fino al 2011, per la produzione di bevande analcoliche come la Coca-Cola (il 60 per cento della produzione totale) e altre come Fanta e Sprite nei formati PET, vetro e bag in box attraverso 5 linee di produzione, tale stabilimento impiegava circa 140 lavoratori, oltre a molti altri occupati grazie all’indotto;
considerato che:
nel mese di febbraio 2013, nell’ambito di un progetto di ristrutturazione aziendale, lo stabilimento di Gaglianico è stato oggetto di una riduzione di personale di circa 50 dipendenti e l’esternalizzazione del settore logistico alla società multinazionale Kuehne & Nagel, con una diminuzione a 3 delle linee produttive;
oltre a tale prima ristrutturazione aziendale, il 23 ottobre, Coca-Cola HBC Italia avrebbe comunicato l’intenzione di arrivare, nel corso del 2014, al superamento del sito produttivo di Gaglianico con ciò destando forte preoccupazione tra i 90 lavoratori attualmente impiegati, le loro famiglie, i tanti lavoratori dell’indotto, le istituzioni e gli stessi cittadini;
il 30 ottobre, nel corso di un primo incontro tra l’azienda e le rappresentanze sindacali presso l’Unione industriale biellese, Coca-Cola HBC Italia avrebbe ribadito la volontà di fermare entro il prossimo 28 febbraio 2014 le 3 linee di produzione ancora attive;
la trattativa tra l’azienda e i sindacati si prospetta lunga e difficile trattandosi di una realtà industriale estremamente importante per l’economia biellese, su cui Coca-Cola HBC Italia ha investito molto nel corso degli anni con il supporto determinante delle amministrazioni locali;
l’eventuale chiusura di uno stabilimento di siffatta importanza determinerebbe inevitabilmente un ulteriore impoverimento dell’intero settore produttivo biellese, già duramente colpito dalla crisi economica degli ultimi anni, con pesanti ricadute sui livelli occupazionali locali, anche in considerazione dei molti lavoratori impiegati nell’indotto,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto riportato e di quali ulteriori informazioni siano in possesso circa il destino dello stabilimento di Gaglianico, di proprietà della società Coca-Cola HBC Italia;
quali iniziative intendano adottare con la massima urgenza, ciascuno per quanto di competenza, al fine di scongiurare la chiusura di tale importante stabilimento salvaguardando gli attuali livelli occupazionali e garantendo le funzioni essenziali di tale importante polo industriale della realtà produttiva biellese;
se non ritengano opportuno intervenire presso la società Coca-Cola HBC Italia affinché attraverso azioni concrete consenta allo stabilimento di Gaglianico di proprietà della stessa di superare l’attuale momento di difficoltà, impegnandosi a tal fine a rispettare gli impegni assunti in precedenza e a mettere in campo tutte le strategie utili a garantire il proseguimento dell’attività svolta dall’azienda;
se a fronte di tale grave situazione non ravvisino la necessità di convocare con la massima urgenza un tavolo istituzionale che coinvolga i rappresentanti dell’azienda, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali interessate per conoscere le reali intenzioni della proprietà in ordine al destino del sito di Gaglianico e degli altri siti ancora operativi nel nostro Paese, al fine di individuare le misure strutturali idonee a limitare gli effetti negativi sul piano occupazionale nel territorio nazionale.
(3-00471)