SEDE REFERENTE
Martedì 31 gennaio 2006. – Presidenza del presidente Domenico BENEDETTI VALENTINI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Alberto Brambilla e il sottosegretario di Stato per la difesa Filippo Berselli.
La seduta comincia alle 14.
Rinuncia al recupero delle prestazioni pensionistiche indebite e modifica della normativa relativa al cumulo tra le prestazioni erogate dall’INAIL e dall’INPS.
C. 6223 Governo, C. 1450 Cordoni, C. 2960 Dario Galli, C. 5439 Campa.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 gennaio 2006.
Angelo SANTORI (FI), relatore, evidenzia come, sulla base dei rilievi formulati dal presidente della Commissione bilancio nella lettera inviata al presidente della Commissione, si stia adoperando per individuare, con l’apporto del Governo, una soluzione tecnica che consenta di varare il provvedimento entro la fine della legislatura.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.
Ricalcolo del trattamento pensionistico dei lavoratori postelegrafonici.
C. 535 Pistone, C. 2349 Trupia, C. 2364 A. Gianni, C. 2458 Perrotta, C. 2722 Merlo, C. 2752 Delbono, C. 3245 Maninetti, C. 4259 Mazzoni, C. 5027 Zacchera, C. 5624 Zanetta.
(Seguito dell’esame e conclusione).
La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 ottobre 2005.
Aldo PERROTTA (FI), relatore, ricorda come, a fronte dell’unanime orientamento della Commissione favorevole al provvedimento in esame, si sia in attesa di un pronunciamento del Governo che consenta di concluderne l’iter. Sottolinea come l’aspettativa dei lavoratori postelegrafonici interessati al provvedimento possa essere soddisfatta con una soluzione analoga a quella individuata per le Ferrovie dello Stato.
Il sottosegretario Alberto BRAMBILLA rileva come per il provvedimento in esame si ponga un problema di copertura finanziaria, evidenziato sia dalla relazione tecnica verificata negativamente dal Ministero dell’economia e delle finanze sia dal parere contrario della Commissione bilancio. Evidenzia quindi come la soluzione individuata per le Ferrovie dello Stato non possa essere considerata un modello soddisfacente, facendosi riferimento ad una gestione pensionistica strutturalmente caratterizzata da squilibri dovuti ad un numero di lavoratori in pensione superiore a quello dei lavoratori attivi. Ritiene che, nel caso dei lavoratori postelegrafonici, la costituzione di un nuovo fondo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri rappresenterebbe un’inutile complicazione procedurale, considerato che i trattamenti pensionistici fanno capo all’IPOST e dovrebbero essere sottoposti ad un’azione di coordinamento dell’INPS finalizzata a rendere uniformi i diversi trattamenti pensionistici. Osserva pertanto che sarebbe preferibile assegnare all’IPOST il compito di procedere al ricalcolo delle prestazioni pensionistiche cui il provvedimento fa riferimento, procedendo ad una modifica del testo in tal senso.
Cesare CAMPA (FI) rileva come volga ormai al termine una legislatura nel corso della quale si è svolta un’ampia discussione parlamentare finalizzata a dare legittima soddisfazione alle aspettative dei pensionati delle Ferrovie dello Stato e di Poste Spa che non hanno visti riconosciuti nei propri trattamenti pensionistici gli aumenti contrattuali cui avrebbero avuto diritto. Ricordato come, nel caso dei pensionati delle Ferrovie dello Stato, dopo numerose difficoltà, si sia individuata una soluzione, seppure parziale, sottolinea come si fosse convenuto di individuare un’analoga soluzione per i postelegrafonici (con costi peraltro notevolmente inferiori rispetto al provvedimento in favore dei ferrovieri, considerato il numero considerevolmente inferiore dei postelegrafonici interessati alla perequazione). Ribadisce in conclusione che occorre giungere ad una positiva conclusione della vicenda, se necessario riformulando il testo, ma comunque procedendo ad un atto dovuto in relazione agli impegni assunti.
Roberto GUERZONI (DS-U) sottolinea come l’esigenza affrontata nel provvedimento in esame sia ampiamente condivisa dai gruppi, per cui la responsabilità di una eventuale mancata approvazione del provvedimento sia da addossare al Governo, che non può, a questo punto, proporre nuove formulazioni che non consentirebbero una positiva conclusione dell’iter del provvedimento entro la fine della legislatura.
Luigi MANINETTI (UDC-CCD-CDU) evidenzia come vi siano due possibilità: o l’individuazione di una copertura finanziaria soddisfacente sulla quale la Commissione bilancio possa esprimere parere favorevole, oppure un cambiamento del testo demandando all’IPOST il compito di ricalcolare le prestazioni pensionistiche del personale già dipendente di Poste Spa, con l’assunzione dei relativi oneri. In questo modo si potrebbero forse superare gli ostacoli relativi alla copertura finanziaria.
Emilio DELBONO (MARGH-U) condivide le osservazioni del deputato Guerzoni, evidenziando come un’analisi improntata ad onestà intellettuale non possa che condurre ad addebitare al Governo la mancata risposta alle legittime aspettative affrontate nel provvedimento in esame. Evidenziato come le questioni relative alla copertura finanziaria del provvedimento siano da tempo note, ritiene infatti che il Governo avrebbe dovuto individuare la relativa soluzione.
Alfonso GIANNI (RC), condivise le osservazioni dei deputati Guerzoni e Delbono, ritiene che, essendo il provvedimento ampiamente condiviso dai gruppi sia di maggioranza sia di opposizione, si ponga un’esigenza di coerenza tra il dire e il fare. Sottolinea altresì come le esigenze di copertura finanziaria del provvedimento in esame siano considerevolmente inferiori rispetto a quelle relative al trattamento pensionistico dei ferrovieri, considerato il più ridotto numero degli interessati.
Aldo PERROTTA (FI), relatore, evidenziato come tutti i gruppi siano impegnati nel tentativo di individuare una soddisfacente soluzione, sottolinea come le relative responsabilità vadano riportate anche al Governo della passata legislatura, che non aveva a sua volta individuato la copertura finanziaria necessaria. Sottolinea comunque l’opportunità di compiere ogni sforzo per individuare una soluzione, anche non legislativa, alle legittime aspettative dei lavoratori interessati.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, rimarca come l’attuale congiuntura parlamentare, caratterizzata dalla imminente scioglimento delle Camere, autorizzi una sorta di forzatura: la conclusione del lavoro della Commissione, per quanto di sua competenza, con il conferimento del mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo in esame. Poiché sul testo si è espressa in senso contrario la Commissione bilancio, occorre oramai un atto di volontà politica generale per giungere ad una conclusione positiva del provvedimento, che verrà discusso in Assemblea se la Conferenza dei presidenti di gruppo riterrà di doverlo inserire nel calendario dell’Assemblea.
Cesare CAMPA (FI) assicura che sensibilizzerà personalmente il suo gruppo, se tale strada consente di varare il provvedimento prima della fine della legislatura.
Roberto GUERZONI (DS-U), riconoscendo che la soluzione prospettata dal presidente può essere considerata metodologicamente corretta in quanto rispecchia la volontà unanime della Commissione, dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo in esame, fermo restando che appare comunque chiaro che, per responsabilità del Governo, sarà difficile giungere ad una positiva conclusione dell’iter.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, ritiene che la precisazione del deputato Guerzoni, per quanto legittima, non rafforzi la soluzione individuata.
Pietro GASPERONI (DS-U) dichiara il suo voto favorevole sul testo in esame, sottolineando tuttavia come la soluzione prospettata dal presidente risulti ipocrita, risultando ormai evidente che sarà difficile soddisfare le legittime aspettative dei lavoratori interessati al provvedimento, per chiara e specifica responsabilità del Governo che non ha individuato la necessaria copertura. Rispondendo quindi al deputato Perrotta, ricorda come il Governo della passata legislatura si fosse espresso favorevolmente anche a seguito di accordi stipulati con i sindacati, benché non vi fosse stato il tempo necessario per varare il provvedimento; nella presente legislatura, invece, il problema è stato all’attenzione della Commissione sin dall’inizio, ma il Governo non ha consentito di giungere ad una positiva conclusione dell’iter.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, ritiene che l’osservazione del deputato Gasperoni sia capziosa, essendosi verificato, sia nella passata sia nella precedente legislatura, un mancato rispetto degli impegni assunti con i lavoratori.
Aldo PERROTTA (FI) ribadisce che l’adeguamento dei trattamenti pensionistici dei lavoratori postelegrafonici è conseguente ad un accordo sindacale stipulato dal Governo nella passata legislatura, che non è stato dato tempestivamente seguito sul piano legislativo. Per questo si sta cercando di dare positiva attuazione a quell’accordo nella legislatura in corso.
Luigi MANINETTI (UDC-CCD-CDU) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo in esame, auspicando che il Governo possa individuare le modalità necessarie per il varo definitivo del provvedimento.
Cesare CAMPA (FI) ribadisce il voto favorevole del suo gruppo sul testo in esame.
Alfonso GIANNI (RC) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul testo in esame.
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all’Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l’autorizzazione a riferire oralmente.
Domenico BENEDETTI VALENTINI (AN), presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.




























