SEDE REFERENTE
Mercoledì 6 dicembre 2006. – Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI indi del vicepresidente Carmen MOTTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e la previdenza sociale Rosa Rinaldi.
La seduta comincia alle 14.40.
Simone BALDELLI (FI), intervenendo sui lavori della Commissione, evidenzia come, secondo quanto era stato da tempo informalmente annunciato, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 279 del 2006, recante misure urgenti in materia di previdenza complementare, non è stato inserito nel calendario dei lavori dell’Assemblea, avendo il Governo preferito presentare un emendamento tendente ad inserire il suo contenuto nel disegno di legge finanziaria, all’esame del Senato. Ritiene che tale modo di procedere del Governo sia poco rispettoso del lavoro del Parlamento e manchi di chiarezza, in una materia in cui è invece necessario offrire ai lavoratori sicuri punti di riferimento e corrette informazioni. Sottolinea peraltro di avere sollevato tale questione in Aula chiedendo che ne venisse interessato il Presidente della Camera, considerato che la questione medesima attiene alle stesse prerogative parlamentari. Evidenzia altresì che, a quanto gli risulta, non è stato inserito negli emendamenti presentati dal Governo al disegno di legge finanziaria, in corso di esame da parte del Senato, il contenuto dell’emendamento votato all’unanimità dalla XI Commissione Lavoro durante l’esame del decreto-legge n. 279 del 2006.
Rivolge pertanto un appello al Presidente della Commissione affinché quanto accaduto in questa occasione non abbia a ripetersi in futuro, nell’interesse della dignità della Commissione e dell’intero Parlamento, augurandosi che, nel merito, i gruppi parlamentari possano attivarsi per l’inserimento nella legge finanziaria per il 2007 della norma approvata all’unanimità in Commissione.
Gianni PAGLIARINI, presidente, evidenzia la serietà della questione sollevata dal deputato Baldelli, che attiene alla correttezza di rapporti tra Parlamento e Governo. Rilevato come, a suo avviso, la scelta di inserire determinate norme nell’uno o nell’altro atto non sia di per sé motivo di scandalo, sottolinea l’utilità del lavoro responsabilmente svolto dalla XI Commissione nel corso dell’esame del decreto-legge n. 279 del 2006, con l’approvazione all’unanimità di un emendamento, il cui contenuto auspica venga inserito nel testo della legge finanziaria per il 2007.
Benefici pensionistici appartenenti Forze armate impiegate all’estero.
C. 545 Migliori.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame, rinviato nella seduta del 24 ottobre 2006.
Il sottosegretario Rosa RINALDI rileva come la proposta di legge in esame preveda che al personale militare italiano delle tre Forze armate, del Corpo della Guardia di finanza e del Corpo militare della Croce rossa italiana che abbia operato o sia operante in zone di intervento in territori esteri per conto dell’ONU, della NATO, dell’Unione europea e di altre organizzazioni sovranazionali per attività di interposizione e di mantenimento e ristabilimento della pace nonché per attività di osservazione, cooperazione e assistenza in aree di crisi, sia riconosciuto, ai fini pensionistici, un aumento virtuale del servizio prestato in zone di intervento pari al 75 per cento di quello effettivamente trascorso in servizio.
Al riguardo, premesso che sembrano condivisibili le finalità perseguite dalla proposta, in quanto volta a beneficiare militari impegnati in operazioni umanitarie e di pace, e facendo comunque riserva di ulteriori approfondimenti sui profili tecnico-giuridici della proposta, rileva quanto segue. In primo luogo, non appare ben delineato l’attuale assetto dei benefici pensionistici previsti per il personale militare impegnato nelle missioni umanitarie e di pace. Dalla relazione illustrativa della proposta, non si evince infatti con chiarezza se e in quale misura siano già oggi estesi a detto personale i benefici previsti per il personale degli affari esteri ai sensi dell’articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092, alla cui stregua il servizio prestato nelle residenze disagiate o particolarmente disagiate è aumentato rispettivamente della metà e dei tre quarti. Non appare altresì chiara l’entità del beneficio da attribuire, giacché lo stesso è indicato nella misura dei due terzi nella relazione illustrativa e nella misura del 75 per cento nell’articolo 2 del testo della proposta.
Sembrerebbe poi opportuno precisare, all’articolo 4, che l’attribuzione ad un’area di crisi della qualifica di «zona di intervento» – condizione, per chi vi stia operando o vi abbia operato, per poter usufruire del beneficio in oggetto – vada effettuata, con il decreto di cui all’articolo 4, ogni volta che se ne ravvisi l’opportunità. Sul punto, sottolinea ancora che la qualificazione di «zona d’intervento» è rimessa alla competenza del solo Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
Osserva infine che, qualora si voglia assicurare l’assenza di oneri per la finanza pubblica, è quanto meno necessario indicare, all’articolo 6, che, ai fini del calcolo degli oneri relativi ai periodi oggetto di riscatto, sono applicati i criteri di calcolo attuariale di cui all’articolo 2, commi 4 e 5, del decreto legislativo n. 184 del 30 aprile 1997, attuativo della delega – contenuta nella legge 8 agosto 1995, n. 335 – in materia di ricongiunzione, di riscatto e di prosecuzione volontaria ai fini pensionistici.
Carmen MOTTA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.55.
Mercoledì 6 dicembre 2006. – Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI.
La seduta comincia alle 15.15
Audizione di rappresentanti dell’INPDAP nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle cause e le dimensioni del precariato nel mondo del lavoro.
(Svolgimento e conclusione).
Gianni PAGLIARINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico della seduta, anche mediante l’attivazione dell’impianto audiovisivo a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
Introduce, quindi, l’audizione.
Luigi MARCHIONE, Direttore generale dell’INPDAP, svolge una relazione sui temi oggetto dell’indagine conoscitiva.
Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Daniele GALLI (FI), Amalia SCHIRRU (Ulivo) e Gianni PAGLIARINI, presidente.
Luigi MARCHIONE, Direttore generale dell’INPDAP, risponde ai quesiti posti.
Gianni PAGLIARINI, presidente,ringrazia i rappresentanti dell’INPDAP per il loro intervento e dichiara conclusa l’audizione.
La seduta termina alle 15.45.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.55.




























