La data di inizio, teoricamente, c’e’: martedì 22 settembre, ultimo giorno d’estate, e’ anche il giorno in cui sindacati e Confindustria dovrebbero incontrarsi per dare il via al confronto sulla riforma contrattuale. Un incontro ufficiale, dopo molti appuntamenti informali, e che segue di pochi giorni la sollecitazione formale avanzata dal presidente Giorgio Squinzi a meta’ settembre e il preannuncio dato venerdi scorso dal leader della Uil Carmelo Barbagallo nell’ambito della conferenza di organizzazione della Cgil. Ma non e’ affatto detto che si tenga effettivamente. Stasera, nel corso di un convegno organizzato dalla Cisl proprio sulla riforma dei contratti, i rappresentanti delle tre confederazioni sono stati chiari: o dalla Confindustria arriva un segnale preciso sui contratti da rinnovare, e attualmente bloccati (a partire da alimentari e chimici) oppure, domattina, non si presenteranno all’incontro gia’ fissato per le 10 nella sede di Confindustria.
Quello di domani, in ogni caso, era gia’ in partenza un incontro ‘’tecnico’’, per sondare le disponibilità reciproche e analizzare le ipotesi in campo. L’obiettivo, quello di stoppare una eventuale inizativa del governo, che da tempo ha promesso, o minacciato, dipende dai punti di vista, un intervento legislativo sul salario minimo. E stasera, infatti, concludendo il convegno, Anna Maria Furlan si e’ appellata direttamente alla Confindustria, chiedendo ”un gesto generoso”, ovvero ”un segnale piu’ preciso” che dimostri la volonta’ di sbloccare i contratti fermi, in modo da ”consentirci domani di tenere l’incontro, senza perdere altri giorni, altro tempo prezioso”.
Un appello che non sembra, per ora, commuovere gli industriali. Da Viale dell’Astronomia fanno sapere che ”nulla abbiamo bloccato, nulla quindi dobbiamo sbloccare”. In altre parole: se volete un segnale di apertura sui rinnovi, e’ alle categorie che dovete chiederlo, non alla confederazione”. Vedremo se entro domattina da Fedechimica, federalimentare, o chissa’, perfino Federmeccanica, arrivera’ il famoso segnale. Diversamente, Squinzi il caffe’ lo prendera’ da solo: Camusso, Furlan e Barbagallo non gli faranno compagnia.
N.P.