L’Iran e il Gruppo 5+1 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e Germania) hanno raggiunto un accordo sul programma nucleare iraniano, al termine di una maratona negoziale di 16 giorni. Dopo numerosi rinvii, l’intensa attività diplomatica di questa notte ha consentito alle due parti di superare le ultime differenze. Teheran e le potenze occidentali mettono fine così a una disputa lunga 13 anni: sebbene non si conoscano ancora i dettagli, l’intesa consentirà la revoca delle sanzioni internazionali in cambio dello stop all’arricchimento dell’uranio iraniano e di ispezioni ai siti nucleari.
I ministri che partecipano ai negoziati si riuniranno alle 10:30 per una plenaria “finale”, annunciata dalla portavoce dell’Ue Catherine Ray, a cui dovrebbe seguire una conferenza stampa con l’annuncio ufficiale. Il programma nucleare degli ayatollah di Teheran è ritenuto dalla comunità internazionale una minaccia, ma è strenuamente difeso dalla Repubblica Islamica che, da sempre, sostiene che il suo programma ha fini esclusivamente civili e pacifici e non militari.
“Con l’accordo di oggi sul programma nucleare iraniano non ci sono un vincitore o uno sconfitto, perché in questo caso non sarebbe stato un accordo sostenibile; in un accordo sostenibile, come quello di oggi, sono tutti a vincere, entrambi le parti”. Lo ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani, in un discorso alla nazione all’alba dell’intesa raggiunta.
“Sono fiducioso sul fatto che questo accordo sarà soddisfacente per gli interessi di sicurezza nazionale degli Stati Uniti e dei nostri alleati. Gli Stati Uniti continueranno a portare avanti il loro impegno con gli alleati in Medio Oriente e a testare la possibilità che il Medio Oriente possa muoversi in una direzione differente”. È stato questo il commento del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, riferendosi soprattutto a a Israele, che ha definito l’intesa “un errore storico”.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, infatti, ha aperto un profilo Twitter in farsi per criticare l’intesa sul nucleare iraniano appena raggiunto a Vienna. “L’obiettivo è di stabilire un filo diretto con gli iraniani che sono stati indottrinati a odiare Israele dopo la rivoluzione islamica del 1979” ha spiegato all’Afp il capo dei servizio dell’ufficio del premier israeliano. “Vogliamo dire, in farsi, la verità agli iraniani sull’accordo sul nucleare, spiegando loro che i miliardi di dollari che il regime iraniano otterrà a seguito dell’accordo serviranno a finanziare il terrorismo e non a costruire scuole e ospedali” ha aggiunto.
Israele è nemico giurato dell’intesa, che secondo Netanyahu non impedirà a Teheran di fabbricare la bomba atomica.