Confesercenti si ritiene fiduciosa verso i dati diffusi oggi dall’Istat relativi all’aumento delle vendite al dettaglio di febbraio. A tal proposito “speriamo che le famiglie italiane siano in condizioni di tornare a spendere dopo lo stallo degli ultimi mesi”.
Per consolidare la ripresa dei consumi, precisa Confesercenti, “sarebbe opportuno procedere a una riduzione del carico fiscale che pesa sugli italiani” e sarebbe auspicabile che “l’esecutivo analizzi l’ipotesi di un taglio o una rimodulazione dell’Irpef”. Un intervento che risulterebbe positivo non soloper liberare le risorse delle famiglie, ma anche “per dare un po’ di respiro alle imprese di minori dimensioni, ancora in affanno”.
Le vendite sono tornate al segno più per tutte le dimensioni di attività, anche se pure in questo caso si evidenzia il gap tra grandi e piccole superfici, con una crescita della GDO (+3,5%) quasi doppia rispetto a quella messa a segno dai negozi tradizionali (+1,8%).
Il risultato positivo è da attribuire in primo luogo ai prodotti alimentari, ma spiccano anche le buone performance dei prodotti di profumeria (+3%) e in generale di tutti i prodotti legati alla casa, dall’utensileria ai generi casalinghi, fino ai mobili di arredo.
Sulla buona performance incide soprattutto la bassa inflazione, che ha contribuito al recupero del potere d`acquisto: rispetto allo scorso anno, la discesa dei prezzi permetterebbe, a parità di beni e servizi acquistati, un risparmio di circa 2 miliardi di euro per i consumatori italiani.



























