“Un’apertura positiva” che auspichiamo abbia un seguito in parlamento. Così, in sintesi, il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, commenta l’apertura a possibili modifiche alla riforma del mercato del lavoro arrivata ieri dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà. “Il nostro rammarico è che sia stato cambiato il verbale di impresa che noi avevamo sottoscritto solennemente con il governo e tutte le parti sociali tranne una sola organizzazione sindacale”, dice Galli. Oltre al tema centrale della flessibilità in uscita, a suo avviso, ci sono tante questioni che riguardano come è trattato il tema dei contratti a tempo determinato, come è trattato il tema delle partite iva. Il direttore generale di Confindustria ha poi precisato che domani durante l’incontro con tutte le altre associazioni imprenditoriali si cercherà “di mettere a punto degli itinerari condivisi per migliorare questa riforma”. “Noi ci siamo sempre comportati con grande senso di responsabilità, ha detto, i gesti simbolici non fanno parte del nostro armamentario. Certo è che questa è una riforma che deve servire per la crescita, e la crescita la fanno le imprese. Se le imprese non la accolgono positivamente c’è davvero da chiedersi se la riforma serve per la crescita”.
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