Presentando il primo numero dell’Osservatorio congiunturale trasporti , Conftrasporto-Confcommercio ha illustrato cinque proposte da indirizzare al Governo per rendere il paese più competitivo.
La prima è di “pretendere il rispetto del principio della libera circolazione di persone e merci. C’è il contingentamento dei Tir al Brennero, deciso unilateralmente dall’Austria, e i controlli al valico contro l’immigrazione clandestina”. Conftrasporto-Confcommercio – che ha calcolato, su base annua, in 370 milioni di euro il danno economico per un’ora di ritardo nell’attraversamento del Brennero – propone in quest’ultimo caso “di creare un corridoio ‘Shengen’, veloce, in cui fa scorrere i Tir delle imprese targate Ue, con controlli a campione”.
Oltre a ciò, Conftrasporto chiede di “sbloccare le procedure di revisione dei veicoli pesanti, che per carenza di organico scontano ritardi pesantissimi limitando l’operatività delle imprese, introducendo con un provvedimento d’urgenza l’affidamento dei controlli anche alle case costruttrici e alle officine private specificamente qualificate, nonché la riattivazione dei Centri Mobili di Revisione”.
Al terzo punto, “evitare ogni forma di limitazione dei rimborsi sugli incrementi dell’accisa sul gasolio agli utilizzatori professionali, specialmente per quelli che operano con veicoli più moderni e puliti”.
Segue poi “la deroga al divieto di pagamenti in contanti per il personale marittimo, in considerazione delle specificità organizzative ed operative del lavoro marittimo”.
Infine Conftrasporto chiede “l’introduzione omogenea del ‘macchinista solo’ anche sui treni in Italia, superando la prassi del doppio macchinista risalente all’epoca dei treni a vapore)”.
Sulle questioni di medio periodo, Conftrasporto-Confcommercio chiede di proseguire il percorso tracciato con la “cura dell’acqua” e “del ferro”, affiancando a queste la “cura della gomma” e “dell’energia”.