Il contratto dei bancari va rinnovato, per “tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori” e “favorire la contrattazione di secondo livello”, ma dovrà essere un aggiornamento “lungimirante e sostenibile”, che tenga conto dei mutamenti nel mondo bancario. Così il presidente Abi, Antonio Patuelli, nella relazione all’Assemblea annuale dell’associazione che riunisce le banche italiane.
“Occorre aggiornare il contratto nazionale, tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, favorire la contrattazione di secondo livello che comprende anche i ‘premi aziendali’, in un mondo bancario molto diversificato e concorrenziale che sta cambiando molto rapidamente”, ha detto Patuelli, ma serve un aggiornamento “lungimirante e sostenibile”, ha precisato. L’impegno per il nuovo contratto, ha detto ancora, sarà “determinante”, grazie anche a “relazioni industriali costruttive, intense e lungimiranti, maturate anche nei momenti più difficili della pandemia e nelle fasi successive, con importanti accordi nazionali e aziendali”.
Patuelli ha ricordato che il contratto nazionale del 2019 “ha introdotto molte utili novità che hanno favorito i mutamenti e la continuità di tutte le attività bancarie anche nelle fasi più dure della pandemia. Le continue novità tecnologiche, la qualità e le complessità sempre crescenti del lavoro bancario, necessitano di aggiornamenti contrattuali lungimiranti e sostenibili e anche di un’attenzione continua per prevenire pressioni commerciali indebite”.
Soddisfatti i sindacati, per le parole del presidente Abi. Per il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, “Patuelli, ha indicato una possibile, valida rotta sulla quale incardinare il negoziato per il rinnovo del contratto. La qualità delle relazioni sindacali nel settore, richiamate dal presidente Patuelli, negli ultimi anni ha consentito di trovare sempre soluzioni valide anche in fasi complesse, e rappresenta un pilastro su cui continuare a costruire il futuro della categoria”.
“La ricerca del giusto equilibrio tra esigenze di carattere generale e specificità delle singole banche, assieme al riconoscimento di importanti aumenti economici, è l’obiettivo – ha aggiunto Sileoni – che le parti devono porsi per la trattativa sul nuovo contratto nazionale, per gestire i cambiamenti e assicurare, con lungimiranza, un futuro stabile all’industria bancaria e alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Commento positivo anche dalla Fisac Cgil: “Bene Patuelli sul rinnovo del contratto dei bancari, ora la trattativa deve decollare per dare risposta alle lavoratrici e ai lavoratori, così come all`insieme del Paese”, ha detto segretaria generale Susy Esposito, aggiungendo di ritenere “pienamente condivisibile” l’esortazione del presidente Patuelli nel considerare determinante l’impegno per il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dei 280 mila lavoratori e lavoratrici del credito, affinché si rigenerino relazioni industriali ‘costruttive e lungimiranti’.
N.P.