Via libera dal Consiglio dei ministri ad un altro tassello della riforma Brunetta della pubblica amministrazione. È quanto fa sapere in una nota Palazzo Vidoni. È stato, infatti, approvato definitivamente il regolamento che, si legge nel comunicato, disciplina “le modalità di svolgimento dello stage di formazione che i vincitori di concorso a dirigente di prima fascia nelle amministrazioni statali e negli enti pubblici non economici sono tenuti a svolgere all’estero per sei mesi e a tempo pieno al fine di incrementare le loro competenze manageriali e conoscenze comparate nel settore pubblico”.
Dall’obbligo, è precisato, “sono esclusi i dirigenti ammessi al concorso in qualità di appartenenti all’organico dell’Unione europea e i dirigenti vincitori di concorsi pubblici a tempo determinato”. Il periodo di formazione, viene inoltre spiegato, “che può essere rinviato o sospeso soltanto per malattia o maternità e deve chiudersi entro tre anni dalla conclusione del concorso, è contemplato nel piano annuale della formazione”. Sempre il ministero fa sapere che “sul provvedimento, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 18 febbraio, è stato sentito il Consiglio di Stato, le cui osservazioni sono state recepite nel testo”.