Anche nel 2018 il Pil italiano si attesterà all’1,5%, mentre si prevede per il 2019 una diminuzione all’1,4% e nel 2020 all’1,3%. E’ la stima contenuta nel Def approvato dal Consiglio dei ministri questa mattina e a fornirla è il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che aggiunge: ” L’1,5% riflette un atteggiamento prudenziale di quello che l’economia italiana può produrre”. Tuttavia il quadro dell’economia italiana è “incoraggiante”. Alla luce di questi dati, quindi, per Padoan, il Pil italiano può arrivare “almeno al 2% a patto che le misure intraprese siano conservate e rafforzate”.
Il rapporto deficit-Pil scenderà all’1,6% nel 2018. Il debito nel 2017, sia pur di poco e pur tenendo conto delle risorse al sistema bancario, diminuisce rispetto all’anno precedente e diminuisce, secondo le nostre previsioni, in misura visibile e marcata di un punto percentuale nel 2018. “Questo è un dato estremamente importante in un contesto che vedeva il debito negli anni passati continuare a crescere”, ha precisato Padoan.
“Il fatto che il debito con una oculata gestione stia scendendo dà definitivamente ragione del fatto che la strategia è quella giusta e che non è necessario deviare da questa strategia o pensare a misure di tipo eccezionale come a volte sento dire, debito scende e questo aumenta la stabilità del sistema italiano”.
Il debito nel 2018 sarà a “130,8 punti del Pil, nel 2019 a 128 punti e nel 2020 a 124,7 punti”, ha aggiunto il ministro.