“Ci opporremo con tutte le iniziative possibili alla sciagurata decisione di chiudere i due stabilimenti di Brindisi e ridimensionare quelli di Somma Vesuviana e Paolisi (Benevento), annunciata dai rappresentati di DEMA nell’incontro tenutosi ieri al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Per Fim, Fiom e Uilm è intollerabile che, dopo anni di gestione fallimentare operata da manager nominati dal fondo di investimenti, il prezzo venga pagato dai lavoratori, nonostante l’utilizzo di finanziamenti pubblici.
È inaccettabile che in aree del sud Italia, già fortemente impattate da crisi industriali e sociali, si possano perdere 300 posti di lavoro su 600 attualmente interessati dalla vertenza.
Richiamiamo al senso di responsabilità Mediobanca-Bybrook, che controlla il gruppo aeronautico, rivedendo la decisione assunta. Invitiamo le istituzioni regionali di Puglia e Campania ad intervenire congiuntamente con MIMIT sull’investitore, affinché si riprenda il confronto al tavolo ministeriale con le organizzazioni sindacali e le istituzioni su un piano di rilancio e sviluppo, anche in ragione di uno scenario di mercato in ripresa e delle potenzialità industriale di DEMA.
Il nostro sistema paese non può permettersi di perdere un ulteriore patrimonio industriale, una manifattura di eccellenza ad alto contenuto tecnologico”.
tn