“Protestiamo contro la norma del Jobs act che concede carta bianca ai datori di lavoro e che gli permette di scegliere a proprio insindacabile giudizio la persona con disabilità da assumere”. Lo ha sottolineato Nina Daita, responsabile politiche disabilità della Cgil, a margine del presidio organizzato a piazza Montecitorio dall’associazione ‘Tutti nessuno escludo’ per protestare contro “una norma che permette la legalizzazione di una specie di caporalato per l’assunzione dei lavoratori con disabilità”.
“Questa norma – ha aggiunto – permette ai datori di lavoro di scegliersi il disabile su misura, attivando un meccanismo ingiusto, discriminatorio e poco trasparente, che costringe le persone con disabilità a cercare di ottenere un lavoro come un favore e non come un diritto”.