Confindustria Moda ha sottolineato come gli emendamenti proposti dall’associazione al Governo sul c.d. Decreto Ristori (Legge 9 novembre 2020, n. 149), riguardanti l`inclusione delle attività di Commercio al dettaglio di Calzature e Accessori fra le attività destinatarie di contributi a fondo perduto, sono stati accolti e inseriti nel testo di legge.
La decisione di Confindustria Moda di farsi carico della richiesta di supportare il c.d. “ultimo miglio” della filiera, “nasce dal fatto che il tessuto economico di Fashion Made in Italy – sottolinea l’associaizone – è prevalentemente composto da piccole e medie imprese fortemente interconnesse, che verrebbero fortemente danneggiate nel momento in cui venissero a mancare i rivenditori finali per cui il sistema produce.”
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti come Confindustria Moda, – ha spiegato Cirillo Marcolin, presidente di Confindustria Moda – perché con questi emendamenti abbiamo portato valore concreto e tangibile a tutta la nostra filiera. Il lavoro costante svolto in questi anni e intensificato in questi mesi ci ha permesso di essere riconosciuti dal Governo come un interlocutore di primaria importanza per l`economia italiana e altamente strategico per la ripartenza del Sistema Paese. Continueremo a lavorare per crescere più forti di prima e non perdere il terreno guadagnato con fatica sui mercati internazionali.”
E.G.