Anche i lavoratori dello stabilimento francesce di Versalis, a Dunkerque, e la Confédération générale du travail (Cgt) si sono riuniti in sciopero contro della vendita di Versalis al fondo americano SK Capital.
“Siamo arrabbiati – spiegano i lavoratori e il sindacato francese – non ci piace essere venduti così senza poter fare nulla. Non vogliamo essere messi davanti ad una “cosa fatta” e pensiamo che si debba dare una risposta in sede europea.”
I sindacati italiani Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil ritengono che la Sk Capital non sia “in grado di fornire garanzie finanziarie né industriali” per acquisire una parte decisiva della chimica italiana. Per di più, aggiungono i sindacati, il gruppo americano “ha sede alle isole Cayman e nel Delaware, vero paradiso fiscale all’interno degli Usa.”
Questa posizione di contrarietà è stata ribadita dai sindacati nell’incontro avuto con l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, il 18 maggio scorso, in coincidenza con lo sciopero dei lavoratori di Dunkerque.