Inflazione attesa in lieve rialzo a febbraio. Secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, la stima di una variazione dei prezzi dello 0,4% su gennaio porterebbe l`inflazione all`1% su base annua a febbraio.
“La contenuta risalita riflette le tensioni che permangono sull`alimentare (gli effetti dell`alluvione in Romagna si trascinano anche sui prodotti invernali a cui si somma la scarsa produzione di olio), gli aumenti dei carburanti e dei tabacchi. Situazioni che in alcuni casi sono destinate a rientrare e non sembrano minare il permanere dell`inflazione su valori contenuti”, ha spiegato l’associazione.
A fronte di queste stime, per l’Italia la crescita “è tutta da costruire”. Una sfida “ardua ma non impossibile”, sottolinea l’Ufficio Studi di Confcommercio, “tanto più se si rammenta che negli ultimi anni le dinamiche economiche dell`Italia sono state largamente superiori alle previsioni e, in ogni caso, ben al di sopra di quelle dei principali partner internazionali”.
Per febbraio, infatti, si stima una crescita del Pil mensile dello 0,1% congiunturale, che comporterebbe una crescita tendenziale di 3 decimi di punto (di 2 decimi a gennaio). “Vitalità scarsa, quindi, non certo recessione”. D`altra parte, questi ritmi, oggettivamente molto ridotti, sono incompatibili con la crescita annuale prevista nella Nadef, pari all`1,2%. “Già per ottenere il +0,9% da noi indicato per il 2024 è necessario crescere ogni mese di un decimo di punto, che comporterebbe comunque un tendenziale nei mesi finali dell`anno vicino all`1,5%”, conclude l’associazione.
e.m.