I sindacati di categoria Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil hanno proclamato uno sciopero nazionale di lavoratrici e lavoratori di Enel per protestare contro un “piano industriale inadeguato, carenza di investimenti in energie rinnovabili, esternalizzazioni che penalizzano il servizio e le condizioni di lavoro”. Secondo le tre sigle, l’azienda italiana dell’energia elettrica “riduce il costo del lavoro e appalta i servizi a discapito di cittadini e addetti ai lavori”.
Più nel dettaglio, al centro della vertenza ci sono “le esternalizzazioni, turni, carenza reperibilità nell’area distribuzione; la carenza di investimenti in energia rinnovabile; la generazione termica: abbandono dei siti esistenti; il Mercato ed Enel X, nessuna visione di sviluppo e abbandono dei perimetri di business; ridimensionamenti, assenza nella manutenzione; delle sedi, taglio ad un accordo storico sullo Smart Working nelle aree di staff”.
“La Cgil sostiene pienamente lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori di Enel”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Uno sciopero che – sottolinea il leader della Cgil – rivendica una diversa strategia industriale fondata su un adeguato piano d’investimenti, un rafforzamento dell’occupazione ed un modello organizzativo capace di valorizzare le professionalità”.
“L’8 marzo – conclude Landini – saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Enel in tutte le iniziative che si organizzeranno in concomitanza dello sciopero e lo saremo nelle prossime settimane per ottenere sia da parte dell’Azienda che da parte del Governo un cambiamento significativo delle strategie industriali”.
e.m.