“Questa é una manovra che non colpisce i ricchi. È una manovra di classe, intesa al contrario: pesa cioé solo sui lavoratori – del settore pubblico e anche del privato – mentre una parte del Paese non viene toccata”. Lo sostiene Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil, in un’intervista a L’Espresso in edicola domani. “I sacrifici vanno fatti, ma non solo dai lavoratori: qui – prosegue il sindacalista – c’é una parte del Paese che non paga”. “Se congeli retribuzioni e automatismi, spiega il leader della Cgil, é come se mettessi una tassa solo su una parte dei cittadini. Agli altri niente”. La tassa sulle rendite finanziarie “andava già messa da tempo. Io l’ho chiesta dieci anni fa. Perché – si chiede Epifani – il risparmio deve pagare due volte meno di chi investe?”. Il segretario della Cgil, infine, non ha dubbi: “La manovra di Tremonti é iniqua e per questo il governo si merita uno sciopero”. (FRN)
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