Fra l’1 aprile e il 30 giugno 2007 sono stati annunciati 75.051 tagli di posti di lavoro nella Ue. E’ quanto emerge da un’analisi di Eurofound. Il Regno Unito ha registrato il maggior numero di tagli, seguito da Polonia, Italia, Olanda e Germania, che hanno totalizzato complessivamente oltre il 67% delle perdite di lavoro in questo trimestre. La causa di questo fenomeno è dovuta nel 55% dei casi all’esigenza di ristrutturazione, seguita da bancarotta e chiusura nel 21% e da fusioni e acquisizioni per il 15%. Le delocalizzazioni, invece, contano meno del 3% di tagli occupazionali. Nello stesso periodo sono stati annunciati 95.588 posti di lavoro, che dipendono per il 97% dei casi dall’espansione delle attività. Gli incrementi maggiori si registrano nei settori di commercio, poste e telecomunicazioni. (Edn)
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