“Questo piano per noi è inadeguato e va ben oltre l’adattamento agli effetti del Covid 19 e si distacca sostanzialmente dall’accordo del 4 marzo. Non è una base accettabile. C’è un contratto, ArcelorMittal si deve assumere le sue responsabilità”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, secondo quanto riferito da fonti presenti all’incontro al Mise sull’ex Ilva.
“Per noi bisogna partire dal piano di marzo, ovviamente – ha spiegato – siamo consapevoli che è necessario introdurre l’impatto del Covid, e siamo pronti a lavorarci e mettere sul tavolo una nostra idea. Chiaramente stiamo parlando di una cosa molto distante da questa che ci è stata presentata”.
Dello stesso tono anche il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che precisa che il piano presentato da Arcelor Mittal “è inaccettabile per due motivi: mette in discussione i livelli occupazionali e il piano d’investimenti allungandone i tempi a dismisura”.
“Con il trascorrere tempo – ha aggiunto Patuanelli – abbiamo capito che abolizione scudo penale era una scusa per restituire impianti. L’accordo del 4 marzo è un accordo di investimento e coinvestimento con lo Stato che vogliamo portare avanti perché per noi siderurgia è un asset strategico, vogliamo tutelare livelli occupazionali, e per una produzione che non inquina”.
“Questo piano si allontana radicalmente dall’accordo del 4 marzo ed è nostra intenzione ribaltare questo piano, ribadendo gli obiettivi del Governo come la piena occupazione, sia i 10.700 che quelli in Amministrazione straordinaria, investimenti sugli impianti come Afo 5, una newco per una produzione green”.
Anche per il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, il piano del colosso dell’acciaio presenta prospettive occupazionali insoddisfacenti e non accettabili.
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