La Commissione europea “non commenta” gli ultimi sviluppi della vicenda dello stabilimento ex Ilva di Taranto, ma ricorda che sta all’Italia ora valutare se il prestito-ponte che si ipotizza possa essere concesso, con decisione del governo, all’azienda siderurgica costituisca un aiuto di Stato, e in questo caso notificarlo all’Ue prima di concederlo.
È quanto ha detto oggi a Bruxelles la portavoce per la Concorrenza della Commissione, Lea Zuber, rispondendo alla domanda di una giornalista durante il briefing quotidiano per la stampa dell’Esecutivo comunitario. “Sta agli Stati membri valutare se una specifica misura coinvolga aiuti di Stato, ai sensi del diritto comunitario, e, se questo è il caso, procedere alla notifica alla Commissione affinché lo valuti prima che sia concesso al beneficiario”, ha puntualizzato la portavoce.
Intanto i ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Lavoro, Marina Calderone, hanno avuto una riunione in video collegamento con le associazioni rappresentanti delle aziende fornitrici e dell’indotto di Acciaierie d`Italia per un aggiornamento sulla situazione anche al fine di predisporre ulteriori misure necessarie per la filiera. Nel corso della riunione – sottolinea una nota Mimit-Lavoro – i ministri hanno illustrato i provvedimenti recentemente assunti dal governo per assicurare la continuità produttiva dell’azienda.
È prevista per i prossimi giorni un riunione ministeriale con i rappresentanti sindacali delle imprese fornitrici e dell’indotto per proseguire il percorso di concertazione.
e.m.