E’ “inimmaginabile” che il governo non porti a compimento l’iter di attuazione della nuova remunerazione delle farmacie, secondo l’accordo siglato dalle associazioni di farmacie e grossisti con l’Aifa il 16 ottobre scorso. Lo sottolinea Federfarma, spiegano che il silenzio del Governo è tanto più “inimmaginabile” visto che l’esecutivo “punta alla razionalizzazione delle risorse disponibili per migliorare l’efficienza dei servizi rivolti ai cittadini e garantire la sostenibilità economica del servizio sanitario”. Federfarma chiede al Governo di portare a termine le procedure per la pubblicazione delle nuove regole della remunerazione della filiera distributiva del farmaco entro i termini stabiliti dalla legge 135/2012 e secondo l’accordo siglato con l’Aifa formulato secondo i criteri di legge: calcolo ad invarianza di spesa per il Ssn al 30 giugno 2012 e conferma che è disponibile al confronto per a accelerare l’iter di attuazione del nuovo modello di remunerazione.
Nel caso in cui dal governo, però, continuino a non arrivare risposte sulla vicenda, Federfarma porrà la questione all’assemblea nazionale che sarà convocata “in tempi brevissimi per assumere ogni opportuna determinazione in merito”.
L’associazione chiede, infine, alla Conferenza delle Regioni di avviare “finalmente” le trattative per il rinnovo della convenzione farmaceutica, “scaduta da anni, in modo da poter definire le nuove funzioni della farmacia nell’assistenza territoriale”.
Secondo Anna Rosa Racca, presidente di Federfarma che oggi ha fatto il punto sulla situazione in una conferenza stampa a Roma, la nuova remunerazione delle farmacie “è assolutamente indispensabile e urgente per due motivi: mantenere l’efficienza attuale del servizio farmaceutico e consentire alla farmacia di contribuire a potenziare l’assistenza territoriale”. La necessità della nuova remunerazione è, infatti, stata riconosciuta dal Parlamento con due norme di legge, una del 2010 (sui criteri generali della nuova remunerazione) e una del 2012 (sulle sue modalità attuative). Le farmacie, spiega Federfarma, si trovano oggi “in una situazione economica molto difficile: registriamo da anni progressivi cali di fatturato e di redittività, per la costante riduzione della spesa farmaceutica convenzionata e per i continui tagli operati ai margini delle farmacie”. “La situazione si aggraverà a breve – aggiunge Racca -con l’apertura di migliaia di nuove farmacie, da un minimo di 3.500 a un massimo di 5.000, a seguito dei concorsi banditi in queste settimane in tutta Italia”. Il tutto a fronte di una riduzione, nei primi dieci mesi del 2012, della spesa lorda convenzionata di circa il 9%.
Secondo Federfarma, la nuova remunerazione consentirà di stabilizzare la situazione economica della farmacia, rendere più competitiva per il Ssn la dispensazione tramite le farmacie dei medicinali innovativi, oggi distribuiti dalle Asl. La distribuzione in farmacia è più agevole per i cittadini e assicura maggiore trasparenza al sistema sanitario, di attivare nuovi servizi agli utenti nelle farmacie, anche per rafforzare in sinergia con altri operatori sanitari una rete di protezione a salvaguardia di una popolazione sempre più anziana. (LF)