Fim e Uilm hanno inviato a Federmeccanica la piattaforma negoziale per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. I tempi per l’apertura della trattativa potrebbero essere molto rapidi, forse già a partire dalla prossima settimana. L’obiettivo delle parti è arrivare a un accordo, che riguarderà circa 1,6 milioni di tute blu, entro la fine dell’anno. La Fiom dovrebbe invece presentare una propria piattaforma al termine di una consultazione tra i lavoratori.
Fim e Uilm, che hanno ricevuto il via libera dai rispettivi iscritti, chiedono alle aziende un aumento medio mensile a regime pari a 105 euro lordi. “Il contesto sociale ed economico rimane molto difficile – si legge nella piattaforma – non basta il rafforzamento delle esportazioni per una parte soltanto del sistema produttivo. Occorre invece un nuovo rilancio delle politiche economiche complessive e un sostegno forte del comparto manifatturiero”.
Nel settore metalmeccanico “permangono le difficoltà economiche e produttive con situazioni assai critiche – sottolineano le categorie di Cisl e Uil – la cassa integrazione è in diminuzione, ma rimangono aperte diverse crisi aziendali con ristrutturazioni o addirittura procedure concorsuali che mettono a rischio l`occupazione. L`industria metalmeccanica fatica a riprendersi e si evidenzia sempre più la necessità di scelte di politica industriale per il rilancio della produzione e dell`occupazione”.
Il rinnovo del contratto è tuttavia “un`occasione importante per mettere al centro i temi dell`occupazione e dello sviluppo – si legge ancora – sostenendo il percorso di ripartenza produttiva, rafforzando la capacità propositiva nei confronti del Governo e far avanzare le proposte sindacali per il rilancio industriale”.
Fim e Uilm con il contratto intendono “tutelare in modo adeguato i lavoratori e promuovere l`interesse comune del lavoro in termini di salario, normative e sviluppo economico”.
Sul percorso differente deciso dalla Fiom, le due categorie aggiungono di aver agito “in modo responsabile con il preciso obbiettivo di favorire la convergenza delle posizioni tra i sindacati e per predisporre una piattaforma unitaria comune, ma ciò non è stato possibile. Così mentre altri si sono limitati a presentare piattaforme velleitarie che non hanno prodotto alcun risultato, Fim e Uilm intendono portare avanti una strategia e una piattaforma che deve raggiungere il suo obiettivo, quello di diventare il nuovo contratto per tutti, portando ai lavoratori metalmeccanici risultati concreti”.
Fim e Uilm non intendono fare sconti sulle regole, respingendo la posizione di Confindustria che ha anche ipotizzato un blocco dei rinnovi fino a quando non ci sarà un’intesa sul nuovo modello contrattuale. “Vanno respinte le tentazioni di Confindustria di considerare superate le regole – dicono le tute blu di Cisl e Uil – che avrebbero il solo effetto di aprire uno scontro e un conflitto inconcludente nella categoria, provocando danni ai lavoratori e bloccando ulteriormente la delicata fase di ripartenza del sistema produttivo”.
Il rinnovo del contratto “dovrà rispondere all`esigenza di riaffermarne la funzione e l`importanza, respingendo il tentativo di Federmeccanica di contrapporre e mettere in discussione i due livelli di contrattazione. E` necessario – concludono – operare per valorizzare e rafforzare i compiti dei due livelli: il contratto nazionale con funzione di regolazione delle normative generali, di sostegno del potere d`acquisto, di indicazione di linee per la sperimentazione di innovazioni contrattuali a livello decentrato; la contrattazione aziendale, che va estesa e resa effettiva, deve essere qualificata per cogliere le specificità, tutelare l`occupazione e le condizioni di lavoro, rafforzare la partecipazione dei lavoratori e sostenere il rilancio degli investimenti e la competitività del sistema produttivo e delle imprese”.




























