L’accordo separato sulla riorganizzazione di Fincantieri, che anche oggi ha scatenato le proteste dei lavoratori, «mette in forse il futuro degli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabia e scarica per intero sui lavoratori gli effetti della crisi del settore». Lo afferma in una nota Alessandro Pagano, coordinatore nazionale Fiom-Cgil della cantieristica navale.
Secondo il rappresentante della Fiom, inoltre, «il piano aziendale cancella qualsiasi possibile elemento di solidarietà nei confronti dei cantieri più colpiti dallo scarico di lavoro, a partire dal cantiere di Ancona per il quale, ad esempio, non è ancora stata confermata l’assegnazione della commessa Du Ponant».
«La partecipazione alle iniziative in corso in questi giorni – aggiunge Pagano – dimostrano che tutti hanno capito molto bene la gravità della situazione determinata dall’accordo separato. Una situazione che può e deve essere cambiata, soprattutto attraverso l’intervento diretto del governo e il rispetto degli impegni assunti il 3 giugno scorso».
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