La Ford taglierà 20.000 posti di lavoro e chiuderà alcuni dei suoi stabilimenti per ridurre i costi di 4 miliardi di dollari. La casa automobilistica statunitense dovrebbe annunciare ufficialmente la notizia al termine della settimana, secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi a Detroit dai vertici della società.
La Ford ha chiuso il 2001 in rosso per la prima volta dal 1992. Le vendite negli Stati Uniti sono scese del 5,5%, soprattutto nel settore dei mezzi leggeri dove General Motors e Toyota sono riuscite a conquistare parte delle quote di mercato perse dal gruppo guidato da William Clay Ford Junior. Nessun dettaglio preciso sul piano di riorganizzazione societario è ancora stato diffuso. In un conferenza stampa a Detroit Nick Scheele, numero due della casa statunitense, si è rifiutato di rilasciare indiscrezioni. “Il piano sarà reso noto alla fine della settimana. Si tratterà di misure specifiche, alcune già prese mentre altre saranno definite in questi giorni, per far ritornare la Ford competitiva” ha detto Scheele.
Secondo alcune indiscrezioni, gli stabilimenti che potrebbero finire nel mirino del piano di riorganizzazione potrebbero essere l’impianto di Edison in New Jersey e quelli di Atlanta e Chicago.
“Il 2002 – ha precisato Scheele – non sarà un anno facile per tornare in attivo, anzi sarà piuttosto duro. Una delle maggiori difficoltà sarà vedere come reagirà l’economia statunitense e quanto sarà forte il dollaro”.
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