“Noi abbiamo fatto un accordo preciso sulla rappresentanza. Come mai non abbiamo ancora i risultati?
Per i ritardi ingiustificati della parte pubblica, a cominciare dal ministero del Lavoro, e non solo l’attuale”. Lo ha detto la leader della Cisl, Annamaria Furlan, intervenendo alle celebrazioni per i 60 anni del Cnel.
Furlan ha ricordato come il ruolo delle parti sociali e della rappresentanza si riconosciuto dalla Costituzione. “Se abbandoniamo in questo paese – ha detto – la scelta di una rappresentanza sociale cambiamo il modello istituzionale, sociale ed economico”. Secondo Furlan “riconoscere i corpi intermedi è democrazia partecipativa. La democrazia diretta, attraverso le piattaforme, non è quella democrazia partecipativa a cui fa riferimento la Carta costituzionale”.
La leader della Cisl ha poi fatto un accenno al salario minimo: “Il salario minimo ha una visione diversa rispetto al valore della contrattazione e non riconosce nei corpi sociali i soggetti. È evidente che la rappresentanza sociale che si esercita attraverso la contrattazione è diversa dal salario minimo che si esercita per legge”.
TN