Bisogna contrastare l’utilizzo sconsiderato del diritto allo sciopero, soprattutto nei servizi pubblici essenziali. Lo ha detto il presidente dell’Autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, nella sua relazione annuale.
“Più che ‘sanzione dell’ordinamento intersindacale’, come lo definiva Gino Giugni, ha sottolineato Alesse, lo sciopero diventa in pratica uno strumento di legittimazione, specie per quei sindacati dall’incerta rappresentanza, propensi a ricorrervi per ottenere visibilita’ contrattuale con la controparte. Se è così allora, ha aggiunto Alesse, non può non prevalere, soprattutto nel contesto dei servizi pubblici essenziali, l’esigenza di contrastare l’utilizzo sconsiderato del diritto di sciopero, anche al fine di evitare che tale fondamentale istituto del diritto sindacale finisca per tradursi in uno sterile rituale, privo di effetti concreti”.
Per il presidente l’esigenza oggi non è solamente quella di arginare ogni forma di abuso del diritto di sciopero, ma anche quella di restituire “serietà e rigore” allo stesso conflitto collettivo di lavoro “che non può essere svilito dall’assenza di adeguati, oltre che obbligatori, tentativi di raffreddamento delle controversie”.


























