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Garante scioperi, 2.448 giorni di astensione nel 2017

redazione
Giugno21/ 2018

Allarme dalla Commissione garanzia degli scioperi, che nella relazione annuale presentata oggi a Montecitorio, rileva un quadro “in negativo” per il 2017.

Il primo dato è che nell’anno trascorso per il trasporto pubblico locale le giornate di sciopero sono state 121  rispetto alle 107 registrate nel 2016. Una giornata di stop ogni 3, quindi. Maglia nera a Roma, con 13 stop alla circolazione dei mezzi pubblici che porta la media a più di uno sciopero al mese. Per l’intero settore sono stati 443 i giorni di sciopero proclamati a fronte di 318 effettuati.

Quanto invece a tutto il settore dei servizi pubblici essenziali, l’autorità ha conteggiato 2.448 sciopero proclamati nel 2017, facendo segnare un +4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia le reali astensioni dal lavoro sono state 1.617.

Il trasporto aereo fa registrare un incremento degli scioperi del 20% sul 2016, con 260 proclamazioni nel 2017 e 159 effettivi. L’incremento è riconducibile alla vertenza per il rinnovo del contratto, all’applicazione di contratti collettivi aziendali, “oltre che a vertenze legate ad ipotesi di ristrutturazioni aziendali, e scadenze di appalti.

In contro tendenza il settore del trasporto ferroviario: nel 2017 c’è stata infatti una diminuzione degli scioperi pari al 50%, rispetto all’anno precedente. Gli scioperi proclamati sono stati 74 ma quelli realmente effettuati sono stati 37.

Per il Garante degli Scioperi, Giuseppe Santoro Passarelli, il nodo della questione risiede anche nella rappresentatività, sottolineando il fatto che i sindacati “tradizionali” e maggiormente rappresentativi scioperano meno degli altri e che quindi si rende necessario “riflettere sulla esigenza di un intervento normativo rivolto alla verifica della rappresentatività sindacale, che possa in qualche modo esser recepito anche con riferimento al governo del conflitto collettivo”.

Allo stesso tempo, Passarelli ha sottolineato alcune “elusioni della normativa” con forme di protesta “anomale” come l’utilizzo delle assemblee o il ricorso ad assenze per malattia, “su cui occorre vigilare e intervenire”. Pertanto, il Garante sostiene sia necessario pensare a un “intervento normativo rivolto alla verifica della rappresentatività sindacale”.

redazione