“La risposta europea” alla crisi energetica “dovrebbe essere il tetto al prezzo del gas e un Next Generation Eu per l`energia come si è deciso per il Covid. Senza, l`Italia sarà a un bivio: salvare industria e famiglie per salvare il Paese oppure finire in una profonda crisi sociale.
Sono preoccupato più ora che all`inizio della pandemia, è un momentomolto delicato per il paese e per le industrie. Senza industria non c`è l`Italia. Se chiudiamo migliaia di imprese, vengono meno centinaia di migliaia di posti di lavoro”. Così in una intervista a La Stampa il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
Per Bonomi mettere in sicurezza l`economia e il lavoro costerebbe “40-50 miliardi a condizioni attuali per il 2023. Si possono trovare nei mille e rotti miliardi di spesa pubblica”, altrimenti “uno scostamento di bilancio potrebbe dimostrarsi inevitabile. I l momento è grave, se cade l’industria cade il Paese, chiudono le imprese e si perde lavoro, noi siamo pronti a rilanciare il confronto sull`economia a condizione che tutti abbiano lo spirito giusto, la consapevolezza che per raggiungere un accordo occorre lasciare qualcosa sul tavolo”.
“Con una seria spending review le risorse necessarie si possono trovare”, ribadisce il presidente degli industriali, per il quale a livello europeo comunque “è indispensabile un Next Generation Eu per l`energia come è stato fatto per contrastare il Covid. Io ministro? Lo hanno chiesto a Meloni in un`intervista, ma non ne ho mai parlato”, conclude Bonomi a La Stampa.
E.G.