Quasi 200 ferrovieri di Neustrelitz, nel Land nordorientale tedesco del Meclemburgo, hanno inscenato stamani un primo sciopero di avvertimento in segno di protesta contro i massicci tagli occupazionali annunciati ieri da Deutsche Bahn (DB), le Ferrovie tedesche.
Rispondendo a un appello del sindacato di categoria Transnet, il personale ha ritardato per mezz’ora circa le partenze dei convogli fra Rostock e Berlino. A Neustrelitz si trova uno degli otto (sul totale di 18) impianti di manutenzione che l’azienda entro il 2003 intende chiudere o vendere, con la perdita complessiva di circa seimila posti di lavoro. Cinque di tali stabilimenti si trovano nei Laender orientali. Le Ferrovie hanno spiegato che i tagli occupazionali si devono ai costi eccessivi e alla necessità di accrescere la produttività di fronte alla concorrenza sempre più agguerrita. Proteste di ferrovieri si sono registrate in tutti gli altri stabilimenti di manutenzione dei quali le Ferrovie tedesche hanno annunciato la chiusura o la vendita. Come ha detto un portavoce del sindacato Transnet a Francoforte, negli impianti interessati si sono tenute oggi assemblee e raduni, con i dipendenti che hanno inscenato azioni di protesta spontanea. “I colleghi sono infuriati e pronti a lottare strenuamente fino a quando tale provvedimento non verrà ritirato”, ha detto il portavoce che ha annunciato altre azioni di protesta e scioperi. In complesso alle proteste di stamani – con scioperi di avvertimento che hanno causato ritardi nelle partenze e arrivi dei treni soprattutto nei Laender orientali – hanno preso parte alcune migliaia di lavoratori. Ieri le Ferrovie tedesche (Deutsche Bahn, DB) avevano annunciato la chiusura di otto dei 18 stabilimenti di manutenzione in tutto il paese, con il taglio complessivo di quasi 6 mila posti di lavoro.