Via libera del Cdm al reddito di cittadinanza e quota 100, con maxi decreto per un valore di 22 miliardi. Per quanto riguarda la prima misura, il ministro del Lavoro Luigi Di Maio ha parlato di “norme anti-divano che sono le norme su cui si fonda tutto il programma e che non consente a nessuno di poter abusare del reddito”. “Non converrà rifiutare la prima domanda, perché dalla seconda l’offerta è più lontana, e la terza è in tutta Italia”.
Oltre a questo, ha aggiunto Di Maio, “un patto per la formazione”, siglato con “enti di formazione bilaterale, enti interprofessionali o aziende”, per chi non è “adeguatamente formato” per entrare subito nel mondo del lavoro.
“Per febbraio saremo pronti a pubblicare il sito internet che dirà quali documenti sono da preparare e poi il sito da marzo sarà attivo per recepire la documentazione. Non c’è bisogno di andare a nessuno sportello se non si vuole. Possibile fare tutto con il portale”, ha spiegato Di Maio.
Sul fronte previdenziale i due elementi base di quota 100 sono 62 anni di età e 38 di versamenti, che interesseranno 1 milione di persone nel prossimo triennio. Per quanto riguarda il pubblico, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha detto che ci sarà “subito la liquidazione per il settore, 30 mila euro cash”.
Sono state inoltre prorogate, ma solo per il 2019, Opzione Donna e Ape Sociale.
TN