Le organizzazioni sindacali USIF, SILF e SIAF che rappresentano l’80% del personale della Gdf iscritto, saranno domani in presidio davanti al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) dalle 10,30 alle 13,30 per chiedere “rispetto, tutele e risposte concrete da parte del Governo”. Ad annunciarlo in una nota congiunta gli stessi sindacati.
“Nessuno di noi è abituato alla protesta di piazza ú la cultura del dovere e della disciplina ci ha sempre contraddistinto ú ma oggi non è più possibile tacere” dichiara Eliseo Taverna, Segretario Generale del SIAF. Mentre si definisce il Disegno di Legge di Bilancio, ancora una volta, denunciano le sigle sindacali, le rappresentanze del comparto sicurezza e difesa “sono state escluse dal confronto, nonostante la legge lo preveda”. Si ricorda, quindi, la condizione di “specificità”, nella quale vivono finanzieri, poliziotti e militari, “con forti limitazioni a diritti e libertà personali. Condizione che deve essere finalmente compensata con risorse adeguate. A ciò si aggiunge il fatto che la previdenza complementare per il comparto non è mai stata avviata, rendendo urgenti provvedimenti dedicati”. Da qui le richieste di una apertura immediata di un tavolo di confronto con le OO.SS, rifinanziamento del fondo perequativo per la previdenza del personale in divisa e strutturazione di agevoli e proficue relazioni sindacali. “Basta solidarietà solo a parole. Domani davanti al MEF, faremo sentire la voce dei Finanzieri”, si conclude nella nota.