Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all`Istituto tra gennaio e giugno sono state 382.288 (+43,3% rispetto allo stesso periodo del 2021), 463 delle quali con esito mortale (-13,9%). Il calo degli infortuni mortali è di 107 casi rispetto al periodo gennaio-giugno 2020 (570 decessi) e di 19 rispetto al periodo gennaio-giugno 2019 (482 decessi).
In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 31.085 (+7,7%). Lo rileva l’Inail.
Nei primi sei mesi del 2022 – spiega l’Istituto – si registra, rispetto all`analogo periodo del 2021, un deciso aumento delle denunce di infortunio in complesso (dovuto in parte al più elevato numero di denunce di infortunio da Covid-19 e in parte alla crescita degli infortuni ‘tradizionali’), un calo di quelle mortali e una crescita delle malattie professionali.
L`aumento che emerge dal confronto di periodo tra il 2022 e il 2021 è legato sia alla componente femminile, che registra un incremento del 66,8% (da 98.952 a 165.055 denunce), sia a quella maschile, in aumento del 29,4% (da 167.852 a 217.233).
L`incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+46,1%), sia quelli extracomunitari (+31,6%) e comunitari (+24,5%).
Dall`analisi per classi di età emergono aumenti generalizzati in tutte le fasce. Quasi la metà dei casi confluisce nella classe 40-59 anni.
tn